giovedì 5 settembre 2019

DATEVE 'NA MOSSA



Riportiamo ampi stralci della lettera inviata dal Consorzio La Gogna  ai Consiglieri Comunali  per sollecitare una loro inziative sulla stato  dei lavori per il completamento della rete fognaria e per la messa in esercizio del depuratore.La lettera è  stata inviata per conoscenza  all'Assessore delegato agli interventi nelle borgate, al Dirigente dell'U.R.P.A. e al Sindaco


            Gentili Signore  e Signori consiglieri,
sentiamo il dovere di richiamare la vostra attenzione sulla situazione esistente nelle borgate apriliane, dove  da quando  fu avviato a La Gogna il primo progetto  per la realizzazione nelle borgate delle opere di urbanizzazione primaria, circa 20 anni fa, ancora oggi nessuna, compresa La Gogna, ha visto realizzare una rete fognaria completa di impianto di depurazione.
            Nel corso di questi anni  sono tati  avviati “a pioggia” una serie di interventi  e sono stati acquisiti un certo numero di finanziamenti (pochi) che non si riesce a spendere, mentre  è avanzato il degrado del territorio e continuano a peggiorare le condizioni  di vita dei cittadini.
            La delibera recentemente approvata per la costituzione di un Ufficio per la Rigenerazione della Periferia Apriliana (U.R.P.A.),    per superare una modalità  di intervento che in questi anni non ha prodotto  risultati, non sembra, a nostro giudizio, adeguata agli obiettivi che si  vorrebbero realizzare e si potrebbe definire un tentativo di "fuga in avanti" come avviene quando non si hanno risposte  per i problemi che richiedono soluzione nell’immediato.
Un esempio è dato  dalla recente approvazione del Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2020/2022 che per quanto riguarda gli interventi per il risanamento delle borgate, ripropone gli stessi che si dovevano realizzare nel primo anno del triennio 2013/2015 e con gli stessi finanziamenti che a quell’epoca erano già disponibili e che  oggi non sono stati ancora utilizzati.
            Paradossale è poi la situazione  nelle borgate La Gogna e Le Salzare (Fossignano 5) per le quali sono stati  stanziati i primi finanziamenti per la realizzazione delle reti fognarie e del depuratore del Fosso della Moletta a cavallo fra gli anni 1999 e i primi anni  2000.
            La realizzazione di queste opere,  appaltate e  consegnati i lavori  dei primi lotti fra il 2004 e il 2007,  ancora oggi -  con oltre il 90% delle reti fognarie completate e in parte collaudate e il depuratore finalmente in grado di funzionare -     i cittadini di queste borgate che si sono allacciati alla rete fognaria non possono utilizzarla per lo scarico dei propri reflui.
            Rispetto le situazioni sopra descritte, dobbiamo purtroppo evidenziare che nel corso di questi anni, su queste tematiche, di grande importanza non solo per  i problemi posti dal degrado del territorio, ma anche per i positivi  effetti economici che potrebbe avere sulla città la realizzazione di un serio programma di risanamento delle borgate, non abbiamo visto un grande impegno da parte delle forze politiche e dei loro rappresentanti nel Consiglio Comunale.
            Abbiamo registrato invece,  in occasione di ogni competizione  elettorale, che tutte hanno assunto impegni  per il loro risanamento,  impegni poi regolarmente  dimenticati fino alla competizione elettorale successiva.
            Noi vorremmo  oggi  venire smentiti rispetto questo giudizio che abbiamo espresso e certamente da voi non condiviso, ad esempio, avendo notizia di vostre iniziative volte a far si che lo strumento operativo appena costituito, l’U.R.P.A. possa effettivamente   operare per la realizzazione  degli obiettivi che si è prefisso.
            Vorremmo  vedere  qualche segnale, che potrebbe essere  intanto una iniziativa che contribuisca a porre fine all’assurda situazione  riguardante  il completamento  delle reti fognarie delle due borgate  sopra citate e la messa in esercizio del depuratore del Fosso della Moletta sul quale confluiscono quelle reti, chiedendo che questo argomento divenga oggetto di un confronto nel  Consiglio Comunale.
            Analogamente si potrebbe fare per conoscere cosa ha impedito che  gli interventi già presenti nel piano triennale 2013/2015 non sono stati a suo tempo  realizzati e  contribuire a rimuovere gli ostacoli che lo hanno impedito.
            La disillusione, il fatalismo, la sfiducia nella politica, largamente diffusi, riteniamo che non siano irreversibili e potrebbero vedere i cittadini riavvicinarsi alle Istituzioni, se segnali forti verranno dati dai loro rappresentanti  nel Consiglio Comunale, a partire da iniziative sui problemi specifici sopra segnalati.
       
            Distinti saluti.
                                                                                                           Il Presidente
                                                                                               Silvano De Paolis

Aprilia, 4/09/2019


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