sabato 27 gennaio 2018

MANIFESTAZIONE BORGATE: UNA FORTE SPINTA PER IL CAMBIAMENTO.




 

 












 La piazza  principale di Aprilia ha visto ieri una folta  presenza di cittadini delle periferie, con cartelli e striscioni, manifestare la  grande volontà di   lottare per realizzare quel  radicale cambiamento delle proprie condizioni di vita che da anni  rivendicano.
Il Presidente del Coordinamento dei  Consorzi, l’organismo che ha promosso  la manifestazione, ha svolto una relazione  che ha messo in evidenza la situazione in cui vivono i cittadini delle periferie, caratterizzata dal degrado sociale e ambientale per la mancanza delle opere di urbanizzazione primaria, dall’impossibilità di accedere ai servizi sanitari, culturali, sportivi, dall’assenza di spazi pubblici vivibili.
Da circa 20 anni  i consorzi di scopo  si sono  assunti  il compito di organizzare e indirizzare l’azione dei cittadini verso un obiettivo pubblico primario, quello di dotare il territorio delle infrastrutture necessarie per una definitiva urbanizzazione degli insediamenti abusivi,  azione che non ha prodotto, se non in minima parte,  i risultati per i quali con grande impegno hanno lavorato dirigenti dei consorzi e semplici cittadini.
Di questi  limiti, il Presidente ha  indicato le principali responsabilità nel comportamento delle Istituzioni Pubbliche Territoriali di riferimento: Regione, Provincia/ato4, Amministrazione Comunale.
 LA REGIONE, è stata certamente  importante, per avere alla fine degli anni novanta iniziato a dare finanziamenti che vennero considerati la manifestazione della volontà di avviare  il   processo di risanamento delle borgate; come a conferma a questi primi interventi  seguirono poi  l’approvazione della legge 6/2007 e la concessione di alcuni finanziamenti con i quali si stanno portando avanti progetti in alcune, pochissime borgate
Ma questo atti, se pure importanti, non erano  quanto ci aspettava dopo l’incontro  del 2013 con Zingaretti, attuale Presidente della Regione, con la sua proposta di istituire un tavolo per la programmazione degli interventi per le borgate apriliane fra  regione, comune, provincia/ato4.
Quella proposta, che aveva suscitato molte speranze, non ha però  avuto seguito.
LA PROVINCIA, o meglio  ATO 4 e la Conferenza dei Sindaci, non hanno dato attuazione al programma che prevedeva in trenta anni, la destinazione di  30 miliardi di lire, circa  15 milioni di Euro, per le opere di urbanizzazione nel territorio apriliano; ben poca cosa, tuttavia a oltre metà del trentennio, per le opere di urbanizzazione non c’è stato nessun investimento, tranne quello per il depuratore di via del campo, che   sarà di  trascurabile  utilità per le borgate
Nel 2012, certamente anche per responsabilità degli amministratori comunali,(quelli di  allora,  alcuni dei quali lo sono anche  oggi)  la Conferenza dei Sindaci di ATO 4  deliberò l’ostracismo nei confronti del comune di aprilia, escludendolo dai piani triennali  nei quali si fissano i finanziamenti per i vari comuni della provincia
Soltanto a fine 2016   questa condanna è stata “condonata” e  Aprilia è  stata inserita nel piano triennale 2017/2019 con alcuni finanziamenti per  l’importo complessivo di 1.600.00 euro circa.
Però questi non ci potranno esser assegnati prima del 2019.
Quasi una presa per i fondelli.


L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE,  avrebbe dovuto essere protagonista principale delle iniziative volte a ottenere l’impegno di tutte le  istituzioni territoriali competenti alla definizione di un programma, anche di lungo termine, ma comunque tale da assicurare che le opere di urbanizzazione primaria nelle borgate sarebbero state con certezza realizzate.
In questi anni  il sindaco Terra, pur  affermando il suo convincimento sulla necessità di darsi un programma per il risanamento delle borgate, come indicato a suo tempo  da Zingaretti,  si è mosso con molta timidezza verso la Regione, limitandosi a puntare su piccoli interventi quali quelli   possibili con qualche finanziamento  della legge 6/2007  e adesso è tutto concentrato  per ottenere l’autorizzazione a spendere i ribassi degli appalti fatti con i fondi regionali, che se  finalmente accordati, renderebbero disponibili circa 1.600.00 euro.
Sarebbero certo benvenuti, ma come una  goccia nel mare, tenuto conto  della dimensione del  problema delle borgate.
Ma ciò che è più inaccettabile   è il fatto che continui a venire   respinta  la  richiesta  di destinare a un programma di interventi nelle borgate, tutte  le entrate derivanti dal pagamento di sanatorie  e oneri concessori da parte dei cittadini delle stesse borgate, con l’aggiunta di una quota annuale del bilancio comunale, tale da garantire la possibilità di realizzare anno per anno, opere di urbanizzazione nelle borgate.
Perché anche una quota del bilancio comunale ?
Perché gli abitanti delle borgate pagano  al comune le stesse tasse e imposte che pagano i cittadini dell’area urbana e tutte quelle entrate, che formano insieme  il bilancio comunale, sono poi destinate a rispondere alle esigenze amministrative della città e ai servizi per i cittadini.
Ci sembra perciò ovvio, che una parte di quelle entrate  siano destinate anche a  rispondere ai bisogni dei cittadini delle borgate.
Fare questa scelta, consentirebbe di interloquire con la Regione e con ATO4 con  la forza necessaria per indurle a compiere una scelta analoga e a partecipare con proprie quote annue,  al finanziamento di un piano pluriennale per le borgate apriliane, da definirsi in un confronto  fra le  tre istituzioni interessate. 
Questo è l’obiettivo che il Coordinamento continua a perseguire, chiedendo  l’impegno anche delle forze politiche, che quasi tutte (non tutte  e chi vuole può documentarsi su quelle che hanno costituito una eccezione e hanno sostenuto l’azione dei consorzi) spesso hanno fatto promesse ma mai si sono  viste  impegnate a sostegno delle rivendicazioni delle borgate.

Al termine della relazione e dopo qualche intervento dei cittadini  sulla piazza, la manifestazione si è spostata nella Sala Manzù  della biblioteca comunale, i cui spazi non sono stati sufficienti a accogliere tutti i presenti.
Obiettivo  della manifestazione nella biblioteca  era quello di proseguire il dibattito, con i cittadini e rappresentanti dei Consorzi e Comitati di Quartiere, dando loro  la possibilità di  manifestare il proprio pensiero sull’iniziativa del Coordinamento  e rappresentare la situazione delle varie parti della periferia e   avviare un confronto e un rapporto con le varie rappresentanze  sociali presenti e operanti nella città, partendo dalla considerazione che il risanamento delle borgate non è problema solo dei cittadini delle borgate, ma di tutta la città.
Per alcuni importanti motivi:
- il risanamento ambientale    per il quale riveste grande importanza la realizzazione nelle borgate di opere di urbanizzazione primaria, è problema che riguarda l’intero territorio cittadino, compresa quindi  l’area urbana;
- la realizzazione delle opere di urbanizzazione nelle borgate e l’attuazione della variante, con i piani di zona, possono   negli anni  mettere in moto una serie di finanziamenti e portare benefici  per l’economia cittadina,   per i riflessi che potrà produrre sull’attività delle imprese, di professionisti e tecnici e sull’ occupazione.
Questi soggetti sociali, che pur invitati  non erano purtroppo presenti alla manifestazione, torneremo  a cercare di incontrali per aprire un confronto e  chiedere il loro contributo, nelle forme che  vorranno decidere, perché il risanamento e la rigenerazione urbana delle borgate possano  essere realizzati nell'interesse della città e delle sue periferie.
A conclusione della maniestazione, il Presidente  ha  comunicato che  il Coordinamento tornerà presto a riunirsi per  studiare nuove iniziative e nuove forme di lotta per far avanzare il processo di risanamento delle periferie.

 LA MOBILITAZIONE DELLE PERIFERIE RESTA PERTANTO ATTIVA


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STATO DEGLI INTERVENTI NELLE BORGATE AL 31 DICEMBRE 2017


Depuratore  Fosso della Moletta- completato ma ancora non operativo.
Reti fognarie con lavori in corso e/o da avviare:
 La Gogna –  Fossignano 5 - Casello 45 – Genio civile/Campo di Carne – Casa Lazzara- Via Valcamonica/Campo Verde.
Depuratori Campo di Carne – Campo Verde- Campoleone, (da prendere in leasing tramite CONSIP)

Finanziamenti regionali:
Prima della legge 6/2007                  € 1.200.000/00
Finanziamenti legge 6/2007             € 7.600.000/00

Finanziamenti dal bilancio
comunale e  mutuo Cassa DD.PP.     6.500.000/00
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Totale finanziamenti in 20 anni      €15.300.000/00


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