La piazza principale di Aprilia ha visto ieri una folta presenza di cittadini delle periferie, con cartelli e striscioni, manifestare la grande volontà di lottare per realizzare quel radicale cambiamento delle proprie condizioni di vita che da anni rivendicano.
Il Presidente del Coordinamento dei Consorzi, l’organismo che ha promosso la manifestazione, ha svolto una
relazione che ha messo in evidenza la
situazione in cui vivono i cittadini delle periferie, caratterizzata dal degrado
sociale e ambientale per la mancanza delle opere di urbanizzazione primaria,
dall’impossibilità di accedere ai servizi sanitari, culturali, sportivi, dall’assenza
di spazi pubblici vivibili.
Da circa 20 anni i
consorzi di scopo si sono assunti il compito di organizzare e indirizzare l’azione
dei cittadini verso un obiettivo pubblico primario, quello di dotare il territorio
delle infrastrutture necessarie per una definitiva urbanizzazione degli
insediamenti abusivi, azione che non ha
prodotto, se non in minima parte, i
risultati per i quali con grande impegno hanno lavorato dirigenti dei consorzi
e semplici cittadini.
Di questi limiti, il Presidente
ha indicato le principali responsabilità
nel comportamento delle Istituzioni Pubbliche Territoriali di riferimento:
Regione, Provincia/ato4, Amministrazione Comunale.
LA REGIONE, è stata certamente
importante, per avere alla fine degli anni novanta iniziato a dare
finanziamenti che vennero considerati la manifestazione della volontà di
avviare il processo di risanamento delle borgate; come a conferma a
questi primi interventi seguirono poi
l’approvazione della legge 6/2007 e la concessione di alcuni finanziamenti con
i quali si stanno portando avanti progetti in alcune, pochissime borgate
Ma questo atti, se pure importanti, non erano quanto ci aspettava dopo l’incontro del 2013 con Zingaretti, attuale Presidente
della Regione, con la sua proposta di istituire un tavolo per la programmazione
degli interventi per le borgate apriliane fra
regione, comune, provincia/ato4.
Quella proposta, che aveva
suscitato molte speranze, non ha però avuto seguito.
LA PROVINCIA, o meglio ATO 4
e la Conferenza dei Sindaci, non hanno dato attuazione al programma che
prevedeva in trenta anni, la destinazione di 30 miliardi di lire, circa 15 milioni di Euro, per le opere di urbanizzazione
nel territorio apriliano; ben poca cosa, tuttavia a oltre metà del trentennio, per le opere di
urbanizzazione non c’è stato nessun investimento, tranne quello per il
depuratore di via del campo, che
sarà di trascurabile utilità per le borgate
Nel 2012, certamente anche per responsabilità degli
amministratori comunali,(quelli di allora, alcuni dei quali lo sono anche oggi) la Conferenza
dei Sindaci di ATO 4 deliberò l’ostracismo
nei confronti del comune di aprilia, escludendolo dai piani triennali nei quali si fissano i finanziamenti per i
vari comuni della provincia
Soltanto a fine 2016
questa condanna è stata “condonata” e
Aprilia è stata inserita nel
piano triennale 2017/2019 con alcuni finanziamenti per l’importo complessivo di 1.600.00 euro circa.
Però questi non ci potranno esser assegnati prima del 2019.
Quasi una presa per i fondelli.
L’ AMMINISTRAZIONE
COMUNALE, avrebbe dovuto essere protagonista principale
delle iniziative volte a ottenere l’impegno di tutte le istituzioni territoriali competenti alla
definizione di un programma, anche di lungo termine, ma comunque tale da
assicurare che le opere di urbanizzazione primaria nelle borgate sarebbero
state con certezza realizzate.
In questi anni il sindaco Terra,
pur affermando il suo convincimento
sulla necessità di darsi un programma per il risanamento delle borgate, come
indicato a suo tempo da Zingaretti, si è mosso con molta timidezza verso la Regione, limitandosi a puntare su piccoli interventi quali quelli possibili con qualche finanziamento della legge 6/2007 e adesso è tutto concentrato per ottenere l’autorizzazione a spendere i
ribassi degli appalti fatti con i fondi regionali, che se finalmente accordati, renderebbero disponibili
circa 1.600.00 euro.
Sarebbero certo benvenuti, ma come una goccia nel mare, tenuto conto della dimensione del problema delle borgate.
Ma ciò che è più inaccettabile è il fatto che continui a venire respinta
la richiesta di destinare a un programma di interventi
nelle borgate, tutte le entrate
derivanti dal pagamento di sanatorie e
oneri concessori da parte dei cittadini delle stesse borgate, con l’aggiunta di una
quota annuale del bilancio comunale, tale da garantire la possibilità di
realizzare anno per anno, opere di urbanizzazione nelle borgate.
Perché anche una quota del bilancio comunale ?
Perché gli abitanti delle borgate pagano al comune le stesse tasse e imposte che pagano
i cittadini dell’area urbana e tutte quelle entrate, che formano insieme il bilancio comunale, sono poi destinate a
rispondere alle esigenze amministrative della città e ai servizi per i
cittadini.
Ci sembra perciò ovvio, che una parte di quelle entrate siano destinate anche a rispondere ai bisogni dei cittadini delle
borgate.
Fare questa scelta, consentirebbe di interloquire con la
Regione e con ATO4 con la forza
necessaria per indurle a compiere una scelta analoga e a partecipare con
proprie quote annue, al finanziamento di
un piano pluriennale per le borgate apriliane, da definirsi in un
confronto fra le tre istituzioni interessate.
Questo è l’obiettivo che il Coordinamento continua a
perseguire, chiedendo l’impegno anche
delle forze politiche, che quasi tutte (non tutte e chi vuole può documentarsi su quelle
che hanno costituito una eccezione e hanno sostenuto l’azione dei consorzi)
spesso hanno fatto promesse ma mai si sono
viste impegnate a sostegno delle
rivendicazioni delle borgate.Al termine della relazione e dopo qualche intervento dei cittadini sulla piazza, la manifestazione si è spostata nella Sala Manzù della biblioteca comunale, i cui spazi non sono stati sufficienti a accogliere tutti i presenti.
Obiettivo della manifestazione nella
biblioteca era quello di proseguire il
dibattito, con i cittadini e rappresentanti dei Consorzi e Comitati di
Quartiere, dando loro la possibilità di manifestare il proprio pensiero sull’iniziativa
del Coordinamento e rappresentare la
situazione delle varie parti della periferia e avviare un
confronto e un rapporto con le varie rappresentanze sociali presenti e operanti nella città,
partendo dalla considerazione che il risanamento delle borgate non è problema
solo dei cittadini delle borgate, ma di tutta la città.
Per alcuni importanti motivi:
- il risanamento ambientale per il quale riveste grande importanza la
realizzazione nelle borgate di opere di urbanizzazione primaria, è problema che
riguarda l’intero territorio cittadino, compresa quindi l’area urbana;
- la realizzazione delle opere di
urbanizzazione nelle borgate e l’attuazione della variante, con i
piani di zona, possono negli anni mettere
in moto una serie di finanziamenti e portare benefici per l’economia
cittadina, per i riflessi che potrà
produrre sull’attività delle imprese, di professionisti e tecnici e sull’
occupazione.
Questi soggetti sociali, che pur invitati non erano purtroppo presenti alla manifestazione, torneremo a cercare di incontrali per aprire un confronto e chiedere il loro contributo, nelle forme che
vorranno decidere, perché il risanamento e la rigenerazione urbana delle borgate
possano essere realizzati nell'interesse della città e delle sue periferie.
A conclusione della maniestazione, il Presidente ha comunicato che il Coordinamento tornerà presto a riunirsi per studiare nuove iniziative e nuove forme di lotta per far avanzare il processo di risanamento delle periferie.
LA MOBILITAZIONE DELLE PERIFERIE RESTA PERTANTO ATTIVA
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A conclusione della maniestazione, il Presidente ha comunicato che il Coordinamento tornerà presto a riunirsi per studiare nuove iniziative e nuove forme di lotta per far avanzare il processo di risanamento delle periferie.
LA MOBILITAZIONE DELLE PERIFERIE RESTA PERTANTO ATTIVA
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STATO DEGLI INTERVENTI NELLE BORGATE AL 31 DICEMBRE 2017
Depuratore Fosso della
Moletta- completato ma ancora non operativo.
Reti fognarie con lavori in corso e/o da avviare:
La Gogna – Fossignano 5 - Casello 45 – Genio civile/Campo
di Carne – Casa Lazzara- Via Valcamonica/Campo Verde.
Depuratori Campo di Carne – Campo Verde- Campoleone, (da
prendere in leasing tramite CONSIP)
Finanziamenti regionali:
Prima della legge 6/2007
€ 1.200.000/00
Finanziamenti legge 6/2007 € 7.600.000/00
Finanziamenti dal bilancio
comunale e mutuo Cassa
DD.PP. € 6.500.000/00
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Totale finanziamenti in 20 anni €15.300.000/00

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