On. Nicola Zingaretti
Presidente
Giunta Regione Lazio
Antonio
Terra
Sindaco
Comune Aprilia
LL.SS.
Sono passati
ormai circa 35 anni da quando nella
periferia apriliana, a seguito di
lottizzazioni abusive di parte del territorio
si è avviata la realizzazione di una serie di insediamenti in cui oggi vive poco meno della metà della
popolazione apriliana.
Questi
insediamenti, che sono derivati anche in
piccola parte dal mito della seconda casa, molto sentito in quegli anni, hanno
però avuto una motivazione prevalente nello stato di necessità in cui molti cittadini sono venuti a
trovarsi a causa di un mercato delle abitazioni proibitivo per gran parte della popolazione, non solo quella locale, ma anche quella numerosa
migrata dalla vicina Roma,
particolarmente colpita dagli alti costi delle abitazioni e
degli affitti.
Le amministrazioni
comunali che si sono succedute nel corso di tutti questi anni, nulla hanno
fatto per impedire o quanto meno limitare l’espandersi dell’abusivismo edilizio e ciò sia per difficoltà oggettive,
ma forse anche perché parte degli amministratori hanno avuto
interesse a lucrare su questo fenomeno.
Oggi questa
situazione si è ormai consolidata e siamo in una fase, dopo l’avvenuta
approvazione di una variante urbanistica
specifica per le borgate, che a quei cittadini che nel corso degli anni hanno usufruito di scarsissimi servizi da
parte delle amministrazioni, pur pagando
le imposte locali previste dalla leggi vigenti, si impone la necessità
di dare una risposta ai bisogni di
vivibilità ai quali hanno diritto, dando attuazione alla variante
Ci si rende conto
di ciò che comporta in termini di arredo urbano rispondere a questo bisogno, ma
da parte dei cittadini non si pretende di avere tutto e subito; ciò che si
chiede è che con la necessaria
gradualità quelle borgate inizino a
trasformarsi in normali quartieri
urbani.
Questa gradualità
deve vedere in primo luogo la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, cioè reti fognarie, impianti di depurazione, reti
idriche.
In questo senso,
grazie anche alle battaglie condotte dai cittadini, attraverso il Coordinamento
dei Consorzi costituiti nelle borgate, alcune cose si sono messe in movimento,
alcune opere cominciano a essere realizzate, ma siamo ben lontani dagli
obiettivi che occorre darci e gli strumenti legislativi oggi a disposizione (la
Legge Regionale n. 6 del 2007), non
risultano adeguati per affrontare e risolvere questo problema.
Viene dalla
constatazione di questo stato di cose che i cittadini - memori delle indicazioni date dall’allora candidato alla Presidenza della Regione
e oggi Presidente, Nicola Zingaretti - rivendicano
l’individuazione di nuovi e più efficaci strumenti di intervento in una
sede che veda la presenza di Regione, Comune di Aprilia, ATO4 e Coordinamento
dei Consorzi.
Una sede nella
quale venga definito un credibile
programma di interventi e le possibili
fonti di finanziamento nella Comunità Europea, a livello nazionale, nelle
istituzioni territoriali (Regione, Comune, ATO4) e nei contributi dei cittadini provenienti
dall’applicazione della legge 10/77.
Questo da tempo
si chiede in primo luogo alla Presidenza
della Regione, per ora senza alcun risultato e all’Amministrazione
Comunale, la quale, pur tenendo conto
dei limiti di agibilità che ha in termini
di risorse finanziarie, non attua una gestione di quelle comunque disponibili per
realizzare il massimo dei risultati nel risanamento delle borgate e, a nostro
giudizio, non manifesta il necessario
impegno nella rivendicazione ai livelli superiori delle istituzioni pubbliche
dell’attenzione e dei contributi
necessari per migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
Questo stato di cose è ormai da
tempo considerato inaccettabile da parte dei cittadini e non potrà che sfociare
in una loro mobilitazione in vista di iniziative che saranno definite in
rapporto alle risposte che a questo appello verranno da parte delle istituzione
locali e regionali.
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