“Progetto
Aprilia” è
questo il titolo di un programma di interventi che nel corso di dieci anni dovrebbe portare
l’urbanizzazione primaria: reti fognarie, depuratori, reti idriche,
in tutte le borgate apriliane.
Il
Progetto è stato presentato il giorno 23
in una riunione che ha visto una
folta partecipazione di rappresentanti
delle borgate e dei Consorzi, ai quali
preventivamente era stato inviato il documento illustrativo con un sottotitolo molto impegnativo che afferma la volontà di ”fare
delle periferie il centro della città”.
Il modo come arrivare alla realizzazione di questo obiettivo è stato indicato in una relazione del Segretario del PD apriliano, Alessandro Mammucari, che qui riassumiamo nei suoi punti principali.
Le fonti
del finanziamento, vengono indicate in risorse statali e risorse regionali.
Quelle statali fanno
riferimento: a) al programma del governo definito “acque
pulite” che prevede finanziamenti per 20
miliardi in sei anni per riorganizzare il servizio idrico e far uscire le Regioni dall’emergenza ambientale. Per l’accesso a
quei finanziamenti i comuni dovranno presentare progetti entro il 31 Ottobre 2015; b) alla Legge di Stabilità 2015, che prevede un piano triennale con investimenti per 200 milioni di Euro
destinato al risanamento ambientale e dell’arredo urbano, vale a dire per progetti che i comuni dovranno presentare
entro il 30 Settembre, ma che dovranno essere formulati tenendo conto del risanamento ambientale e dell'arredo urbano, quindi progetti che comprendano strutture
e servizi per rendere vivibili le aree periferiche delle città.
Quelle regionali
prevedono
l’intervento di soggetti pubblici e soggetti privati, in primo luogo la Regione, attraverso i
finanziamenti dela legge 6/2007, quella
per il risanamento dei territori interessati dall’abusivismo edilizio; quindi
il Comune, attraverso la
destinazione di tutte le entrate da oneri concessori in un capitolo vincolato agli interventi nelle borgate, alle
quali vanno aggiunti finanziamenti dal bilancio; ATO4/Acqua Latina, che deve soddisfare i suoi obblighi verso il Comune di
Aprilia, che erano indicati in 30
miliardi di Lire al momento della istituzione di ATO4, oggi circa
15 milioni di euro.
Rispetto
a queste che dovranno essere le fonti di finanziamento del programma,
l’orientamento del Partito Democratico
apriliano, come si evince dalla relazione del suo segretario, è quello
di puntare prioritariamente sugli interventi di finanziamento locale per un importo annuo di 5 milioni di Euro, con i
quali si coprirebbero le spese previste
dal progetto “Nuovo Borgo” che l’Amministrazione ha voluto ridimensionare con la previsione di realizzare interventi di
urbanizzazione primaria su 42 nuclei individuati da questo nuovo progetto.
La spesa complessiva per la realizzazione delle reti fognarie e depuratori, è
prevista in 44 milioni di Euro e
tiene conto che alcune delle
opere sono state già realizzate o sono in fase di realizzazione con
finanziamenti che in maggior
misura sono stati forniti dalla Regione
e in parte dal bilancio comunale.
L’entrata
di 5 milioni di Euro l’anno dovrebbe far
carico per 1 milione sulla Regione, per
2,5 milioni sul bilancio del Comune e
per 1,5 milioni su Acqua latina.
Gli
interventi dei rappresentanti delle borgate, hanno portato nell’incontro tutto
il malessere di cittadini che da 30 anni attendono invano di vedere
provvedimenti che rendano vivibili i
propri territori e ciò nonostante che le tasse locali gravino su di loro pur
non usufruendo dei servizi per i quali vengono pagate.
Utili
indicazioni sono venute dagli interventi
che se da un lato hanno espresso
apprezzamenti sull’iniziativa,
considerano però i tempi indicati per la realizzazione del progetto troppo lunghi; per quanto riguarda il merito delle proposte
si ritiene che esse debbano dare
soluzione anche a un'altra importante esigenza, quella cioè di
avere le reti idriche.
Si
ritiene quindi che il Partito Democratico dovrà impegnarsi con grande convinzione e decisione per acquisire risorse anche a livello nazionale e europeo in misura tale da consentire la realizzazione delle reti idriche e possibilmente ridurre i tempi di completamento del progetto.
Altro
tema oggetto degli interventi è stato quello della credibilità. Per
troppo tempo le forze politiche di
Aprilia, indistintamente, hanno operato per conseguire consenso fra i cittadini
delle borgate, che costituiscono circa un terzo dell’intera popolazione
apriliana, con promesse che non hanno poi avuto mai realizzazione.
Ciò
che si chiede è quindi di rendersi credibili, non soltanto a parole, ma dando continuità alla propria iniziativa
e stabilendo continuità di rapporti con
i cittadini per verificare il rispetto degli impegni assunti.
A
questo fine c’è nel Progetto la proposta della costituzione di un organismo
rappresentativo dei soggetti chiamati alla sua realizzazione, attribuendo grande importanza alla presenza
in questo organismo del Coordinamento dei Consorzi, per il ruolo che ha svolto
in tutti questi anni per il risanamento delle periferie.
Il Segretario Mammucari nelle conclusioni del dibattito, ha affermato che i contributi venuti dalla discussione formeranno oggetto di un approfondimento e completamento del progetto e ha voluto anche indicare come sia possibile procedere a verifiche anche immediate sulla credibilità di chi lo ha impostato, ricordando le iniziative già assunte sul tema del Regolamento degli Scarichi, cioè la mozione presentata e fatta approvare dal Consiglio Comunale con la richiesta alla Regione di una proroga sulle scadenze fissate dalla delibera del Comune.
E ancora, per dimostrare la coerenza fra i progetti e l’iniziativa concreta, il Segretario ha informato che nei prossimi giorni i rappresentanti del PD in Consiglio Comunale presenteranno due mozioni, una per impegnare il Sindaco e la Giunta a consultare il Coordinamento dei Consorzi nella fase di impostazione del Piano Triennale dei Lavori Pubblici e l’altra per inserire ogni anno nel bilancio di previsione, come da progetto, una cifra destinata a finanziare un programma pluriennale di interventi per il risanamento delle borgate..
mancano sempre novantanove centesimi per fare un'euro...
RispondiEliminaAlla base, un problema di soldi necessari e via delle Azalee, begonie, campanule e via dei lecci vengono tagliate fuori dalla variante.
Mancanza di soldi hanno portato allo scempio del marciapiede rimasto in fondo alla buca piena di interrogativi e negato ancora agli abitanti suddetti.
Scarsità di soldi, udite, udite priveranno delle fognature sempre agli stessi cittadini delle strade summenzionate.
Ma è possibile che appena scarseggiano i soldi si pensa di penalizzare questa porzione della Gogna ricettacolo di abberranti ABUSIVI INDISPONENTI...
Tutto questo non possono averlo ignorato coloro che vendevano i tantissimi lotti a prezzo modico peraltro solo per costruire case e non per coltivare certamente fiori o verdure.
Adesso a distanza di quasi quarant'anni i nodi vengono al pettine e solo la coerenza, la giustizia e molta pazienza potranno dare i risultati apprezzabili.