Sull’incontro che
il giorno ventinove Gennaio il Coordinamento dei Consorzi ha avuto con il
Sindaco, l’Assessore ai Lavori Pubblici e il Vice Sindaco, il comunicato
stampa del Presidente Roberto Donzelli, fornisce un ampia e
dettagliata informazione, che si può trovare sul blog
coordinamentoconsorziaprilia
Qui di seguito ci
interessa riprendere, fra i vari argomenti trattati, quelli che
riguardano gli interventi per la realizzazione del progetto "Il Nuovo
Borgo" come recentemente riveduto e corretto, per la parte relativa alle
reti fognarie nelle borgate, cioè il Piano Triennale dei Lavori
Pubblici 2015/2017 redatto dal competente Assessorato.
Valutiamo
positivamente il fatto che per la prima volta riusciamo a conoscere i
contenuti di quel piano prima che sia sottoposto all’esame e all’approvazione
degli organi istituzionali preposti, che ci veniva poi presentato senza darci la
possibilità di proporre e ottenere quei cambiamenti che ritenevamo necessari.
Analoga
valutazione non ci sentiamo però di fare nel merito del piano
che ci è stato descritto.
La quantità dei
finanziamenti destinati ai lavori pubblici per l’annualità 2015 è
di 2.600.000/00 Euro, con l’utilizzo di entrate
provenienti per la maggior parte dal versamento degli oneri concessori
dei cittadini delle borgate, non a torto da noi definiti il “bancomat del
Comune di Aprilia”.
Di quelle
entrate meno della metà viene destinata a interventi di risanamento
delle stesse borgate, una cifra che non
consente di fare la rete fognaria neppure nella più piccola di esse.
Questa
presentazione è poi accompagnata da affermazioni quali: non ci sono più risorse a livello locale; dalla Regione non
possiamo attenderci grandi contributi; le borgate dovranno rassegnarsi
a aspettare vent’anni per avere anche soltanto le reti fognarie.
Ciò rende
purtroppo sempre più difficile ragionare con un
Amministrazione che manifesta un atteggiamento fatalistico e rinunciatario,
tale da rendere inutile ogni possibilità di un confronto volto alla ricerca
delle vie per proseguire sul percorso del risanamento delle periferie.
Se si crede nelle
scelte che negli anni sono state compiute, dalla variante per le borgate,
al progetto “Il Nuovo Borgo” e si dichiara ad ogni occasione che il
risanamento delle borgate è una priorità dell’Amministrazione, coerenza vuole
che, preso atto delle difficoltà che si presentano per raggiungere
quell’obiettivo, tutto possono fare amministratori responsabili, tranne
che scegliere la strada della rassegnazione e della rinuncia… a
meno che non abbiano scherzato.
Questa situazione
deve invece diventare occasione per riaprire sul tema la discussione e il
confronto nell’ambito del Consiglio Comunale, per chiamare
tutte le forze politiche là presenti a un impegno comune
per individuare nuove iniziative e strumenti per
l’acquisizione di fonti di
finanziamento, utilizzando anche i
rapporti politici di ciascun gruppo con quelli omonimi
presenti nei livelli superiori delle Istituzioni.
Considerato
il rilievo che rispetto le tematiche del risanamento possono
assumere le scelte politiche e i contributi della Regione,
occorre agire nei suoi confronti sul terreno politico,
attraverso atti politici del Consiglio Comunale e della Giunta anziché
con interventi personali fatti alla stregua di questuanti
A livello locale
va avviato un confronto a tutto campo sull’impostazione del
bilancio comunale che non può destinare per i lavori pubblici e per
lo specifico delle borgate, solo e solo in parte, le entrate per oneri
concessori. Occorre impegnare in questo settore dell’attività amministrativa,
non solo tutte le entrate per oneri concessori ma anche parte delle entrate ordinarie..
Occorre mettere
gli uffici addetti al trattamento delle pratiche di sanatoria e
delle concessioni, in condizione di acquisire tutti i pagamenti che sono
dovuti dai cittadini e fare quanto necessario perché il problema dell’ ufficio
tecnico dei lavori pubblici, quello della carenza degli organici e non
solo, non sia lamentela improduttiva e giustificazionista ma
oggetto di iniziativa per la sua soluzione.
La lentezza anche
nello spendere le risorse avute a disposizione, è un limite
che non facilita il rapporto con le Istituzioni che chiamiamo a
sostenere i nostri programmi.
Occorre perciò una
svolta nell’iniziativa politica e nella gestione amministrativa da parte
di chi è al governo della città, andando nella direzione noi
indicata sulla quale, senza il timore di essere
considerati monotoni, continuiamo a insistere.
Se l’obiettivo del
risanamento delle borgate continua a essere un loro obiettivo,
dicano, se le nostre proposte non sono valide se hanno altre
idee, altre ipotesi su cui lavorare, l’importante è che non
restino nell’attesa messianica di aiuti che cadono dal cielo.
Una svolta
si rende però necessaria anche da parte del
Coordinamento dei Consorzi, perchè se la situazione non cambia si
dovrà passare dal tavolo del confronto infruttuoso all’ iniziativa politica
da sostenere attraverso la mobilitazione dei cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento
Invia il tuo commento e dopo approvazione sarà pubblicato. Non accettiamo commenti anonimi. Se vuoi dire la tua firmati!