lunedì 9 febbraio 2015

RISANAMENTO BORGATE:LA POLITICA LOCALE PRENDA L'INIZIATIVA

       Abbiamo letto sulla stampa locale il comunicato di  Alessandro Mammuccari,   segretario  del Partito Democratico di Aprilia sul tema del risanamento delle periferie che ci ha molto interessato perché a distanza di quasi un anno,  da quando nell’aprile del 2014 a La Gogna si svolse il convegno del P. D. su quel tema, non abbiamo più avuto notizia di iniziative dello stesso partito e dei suoi rappresentanti nel Consiglio Comunale  per lo sviluppo del programma scaturito dal convegno.
      Da cittadini delle borgate diciamo quindi, ben venga  questa ripresa di iniziativa politica anche se nel merito degli argomenti trattati  ci sembra necessario  portare  un  contributo di chiarezza,  frutto  della conoscenza e  esperienza maturata sul campo nel corso di  almeno un quindicennio, sui  temi che ha  posto Mammuccari nel suo comunicato: il piano triennale dei lavori pubblici del Comune, i finanziamenti della Regione per il 2015,  i finanziamenti di Acqua Latina, i finanziamenti  europei.
        Il Piano triennale dei lavori pubblici appena approvato, per la parte  relativa agli interventi nelle borgate, somiglia un po   alle vacche di Mussolini, che per farle  sembrare tante, i federali locali le    trasportavano, sempre le stesse, nelle diverse stalle  che il Duce andava a visitare.
     Di fatto per il 2015, a differenza di quanto  riportato nel comunicato dell’Amministrazione comunale, di  finanziamenti  per nuovi interventi, ci sono  all’incirca 1.200.000 Euro, su circa 2.600.000 Euro che si prevede di incassare dagli oneri concessori.    Altre somme indicate nel piano: quelle  per il depuratore di Campoverde e   per la rete fognaria a La Gogna, riguardano   finanziamenti che abbiamo già acquisito e digerito nel programma del 2014. 
      Osserviamo qui che ancora una volta parte delle entrate  per oneri concessori, che vengono prevalentemente dalle borgate,  servono a finanziare interventi che non hanno nulla a che fare con le stesse.
       I finanziamenti regionali per la legge 6/2007: 4.146.000/00  Euro per il 2015, 3.225.000/00 per il 2016 e 1.500.000/00 per il 2017, come è noto   riguardano tutti i comuni del Lazio  e benché a suo tempo    siamo  riusciti a far  collocare Aprilia  fra i  comuni con “diritto” di priorità,  la ripartizione  viene comunque decisa anno per anno  dalla Giunta Regionale e ogni anno  si presenta la necessità di battagliare per averne una parte. 
      L’anno scorso abbiamo avuto un finanziamento di 1.445.000/00 Euro ripartito però  per 145.000/00 nel 2014 – 578.000/00 nel 2015 e 723.000/00 nel 2016.
    La possibilità di  avere i finanziamenti da Acqua Latina, sembra poco realistica. Dopo la decisione  della conferenza dei sindaci dell’area ATO4 che ha decretato  l’ostracismo nei confronti del  Comune di Aprilia, Acqua latina ha continuato a non dare alcun finanziamento al nostro comune, non rispettando nemmeno gli impegni sottoscritti a  in base alla legge 6/2007, sul programma “Il Nuovo Borgo.”          
      Il “Gruppo di Lavoro” costituito in attuazione della legge, motu proprio   prevedeva per la realizzazione del programma, che per ogni finanziamento della Regione, Acqua Latina e il Comune partecipavano ciascuna con il 15% del suo importo.
      Il Comune mantiene questo impegno, mentre Acqua Latina non ha mai versato neppure un Euro.
        Per la partecipazione ai programmi di finanziamento della Comunità Europea, si presenta un bel problema che è quello della capacità dell’Amministrazione Comunale e della sua struttura tecnica, di riuscire a presentare progetti finanziabili  entro la data del 30 Giugno 2015 e sperare poi di  avere qualche risultato.
        La nostra preoccupazione deriva dalle esperienze che abbiamo fatto in questi anni. Al momento è indicativo il fatto che  per utilizzare il finanziamento di un milione di Euro del prestito della Cassa Depositi e Prestiti con il quale si realizzerà il primo stralcio della rete fognaria secondaria nell’area denominata  Gogna o Cogna, si spera di poter riuscire a   redigere il relativo progetto entro l’estate.
       Queste nostre considerazioni non costituiscono  una critica alle ipotesi di lavoro tracciate dal Segretario del  P.D.  apriliano, ma vogliono portare un contributo al chiarimento dei vari  punti  indicati e  mettere in evidenza che si presentano due  importanti problemi da affrontare per  procedere verso il risanamento delle borgate.
      Il primo riguarda il ruolo che vuole svolgere l’Amministrazione Comunale rispetto un problema di rilevanti dimensioni quale è il risanamento delle periferie. Per chi volesse leggerlo, nel nostro “post” del 4 Febbraio sul Blog borgatenews.blogspot.com, abbiamo  messo in evidenza quelli che secondo noi  sono  i limiti dell’azione politica e amministrativa della Giunta Terra  che vanno assolutamente superati.
      Spetta alle forze politiche locali   portare  nelle borgate e, attraverso i propri rappresentanti,  all’interno del Consiglio Comunale, (ribadiamo   la richiesta di dedicare  specifiche sessioni alle borgate)   proposte e iniziative che rimuovano una situazione che rischia di diventare stagnante e dare ragione a chi afferma che le borgate dovranno aspettare almeno altri vent’anni per  ottenere il risanamento del proprio territorio e assumere la dimensione di un normale quartiere cittadino.
        Il secondo riguarda i rapporti con la Regione e la valutazione che  fece il candidato alla Presidenza della Regione, Zingaretti, sulla necessità di andare oltre la legge 6/207 per il risanamento delle  periferie, lavorando insieme Regione, Comune, Coordinamento dei Consorzi  di Aprilia, per  impostare un nuovo progetto, che facesse  perno  soprattutto, ma non solo, sull’accesso ai finanziamenti della Comunità Europea.
      I rappresentanti  dei Consorzi aspettano  con ansia di poter partecipare a quel tavolo nel quale portare il proprio contributo di conoscenza e di esperienza a quell’ipotizzato “nuovo progetto”.
        A questo fine l’iniziativa del Partito Democratico darebbe un notevole contributo nella direzione attesa dai cittadini delle borgate.








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