Abbiamo letto
sulla stampa locale il comunicato di
Alessandro Mammuccari,
segretario del Partito
Democratico di Aprilia sul tema del risanamento delle periferie che ci ha molto
interessato perché a distanza di quasi un anno,
da quando nell’aprile del 2014 a La Gogna si svolse il convegno del P.
D. su quel tema, non abbiamo più avuto notizia di iniziative dello stesso
partito e dei suoi rappresentanti nel Consiglio Comunale per lo sviluppo del programma scaturito dal
convegno.
Da cittadini
delle borgate diciamo quindi, ben venga
questa ripresa di iniziativa politica anche se nel merito degli
argomenti trattati ci sembra
necessario portare un contributo di chiarezza, frutto
della conoscenza e esperienza
maturata sul campo nel corso di almeno
un quindicennio, sui temi che ha posto Mammuccari nel suo comunicato: il piano triennale dei lavori pubblici del
Comune, i finanziamenti della Regione per il 2015, i finanziamenti di Acqua Latina, i
finanziamenti europei.
Il Piano triennale dei lavori pubblici appena
approvato, per la parte relativa agli
interventi nelle borgate, somiglia un po
alle vacche di Mussolini, che per
farle sembrare tante, i federali locali
le trasportavano,
sempre le stesse, nelle diverse stalle che
il Duce andava a visitare.
Di fatto per il
2015, a differenza di quanto riportato
nel comunicato dell’Amministrazione comunale, di finanziamenti
per nuovi interventi, ci sono
all’incirca 1.200.000 Euro, su circa 2.600.000 Euro che si prevede di
incassare dagli oneri concessori. Altre somme indicate nel piano: quelle per il depuratore di Campoverde e per la rete fognaria a La Gogna, riguardano finanziamenti che abbiamo già acquisito e
digerito nel programma del 2014.
Osserviamo qui che ancora una volta parte
delle entrate per oneri concessori, che
vengono prevalentemente dalle borgate,
servono a finanziare interventi che non hanno nulla a che fare con le
stesse.
I finanziamenti regionali per la legge 6/2007: 4.146.000/00
Euro per il 2015, 3.225.000/00 per il 2016 e 1.500.000/00 per il 2017,
come è noto riguardano tutti i comuni
del Lazio e benché a suo tempo siamo riusciti a far
collocare Aprilia fra i comuni con “diritto” di priorità, la ripartizione viene comunque decisa anno per anno dalla Giunta Regionale e ogni anno si presenta la necessità di battagliare per
averne una parte.
L’anno scorso abbiamo avuto un finanziamento di 1.445.000/00
Euro ripartito però per 145.000/00 nel 2014
– 578.000/00 nel 2015 e 723.000/00 nel 2016.
La possibilità
di avere i finanziamenti da Acqua Latina, sembra poco realistica. Dopo la
decisione della conferenza dei sindaci
dell’area ATO4 che ha decretato
l’ostracismo nei confronti del
Comune di Aprilia, Acqua latina ha continuato a non dare alcun
finanziamento al nostro comune, non rispettando nemmeno gli impegni
sottoscritti a in base alla legge
6/2007, sul programma “Il Nuovo Borgo.”
Il “Gruppo di
Lavoro” costituito in attuazione della legge, motu proprio prevedeva per la realizzazione del programma,
che per ogni finanziamento della Regione, Acqua Latina e il Comune partecipavano
ciascuna con il 15% del suo importo.
Il Comune
mantiene questo impegno, mentre Acqua Latina non ha mai versato neppure un
Euro.
Per la partecipazione ai programmi di
finanziamento della Comunità Europea, si presenta un bel problema che è
quello della capacità dell’Amministrazione Comunale e della sua struttura
tecnica, di riuscire a presentare progetti finanziabili entro la data del 30 Giugno 2015 e sperare
poi di avere qualche risultato.
La nostra
preoccupazione deriva dalle esperienze che abbiamo fatto in questi anni. Al
momento è indicativo il fatto che per
utilizzare il finanziamento di un milione di Euro del prestito della Cassa
Depositi e Prestiti con il quale si realizzerà il primo stralcio della rete
fognaria secondaria nell’area denominata
Gogna o Cogna, si spera di poter riuscire a redigere il relativo progetto entro l’estate.
Queste nostre
considerazioni non costituiscono una
critica alle ipotesi di lavoro tracciate dal Segretario del P.D.
apriliano, ma vogliono portare un contributo al chiarimento dei vari punti indicati e mettere in evidenza che si presentano due importanti problemi da affrontare per procedere verso il risanamento delle borgate.
Il primo riguarda
il ruolo che vuole svolgere l’Amministrazione Comunale rispetto un problema di
rilevanti dimensioni quale è il risanamento delle periferie. Per chi volesse
leggerlo, nel nostro “post” del 4 Febbraio sul Blog borgatenews.blogspot.com,
abbiamo messo in evidenza quelli che
secondo noi sono i limiti dell’azione politica e
amministrativa della Giunta Terra che
vanno assolutamente superati.
Spetta alle forze
politiche locali portare nelle borgate e, attraverso i propri
rappresentanti, all’interno del
Consiglio Comunale, (ribadiamo la
richiesta di dedicare specifiche
sessioni alle borgate) proposte e
iniziative che rimuovano una situazione che rischia di diventare stagnante e
dare ragione a chi afferma che le borgate dovranno aspettare almeno altri
vent’anni per ottenere il risanamento
del proprio territorio e assumere la dimensione di un normale quartiere
cittadino.
Il secondo
riguarda i rapporti con la Regione e la valutazione che fece il candidato alla Presidenza della
Regione, Zingaretti, sulla necessità di andare oltre la legge 6/207 per il
risanamento delle periferie, lavorando
insieme Regione, Comune, Coordinamento dei Consorzi di Aprilia, per impostare un nuovo progetto, che facesse perno
soprattutto, ma non solo, sull’accesso ai finanziamenti della Comunità
Europea.
I rappresentanti dei Consorzi aspettano con ansia di poter partecipare a quel tavolo
nel quale portare il proprio contributo di conoscenza e di esperienza a
quell’ipotizzato “nuovo progetto”.
A questo fine
l’iniziativa del Partito Democratico darebbe un notevole contributo nella
direzione attesa dai cittadini delle borgate.
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