Nicola Zingaretti è il nuovo Presidente della Regione Lazio e questo fatto, a prescindere dal contributo che possono o non possono avere dato alla sua elezione gli elettori delle borgate apriliane, ritengo che dagli stessi debba essere salutato con soddisfazione
Questa opinione, che esprimo in prima persona, non discende da motivazioni di appartenenza politica, ma da esperienze maturate nel corso dei numerosi anni che sono stato impegnato nelle iniziative per il risanamento delle borgate.
Si tratta di fatti, che in modo sintetico debbo qui di seguito ricordare.
Siamo alla fine degli anni 90, al governo della Regione c’è una Giunta di centro sinistra, presidente Badaloni.
Il Coordinamento dei Consorzi di Aprilia, allora con il sostegno dell’Unione Borgate, apre il confronto con la Regione ottenendo primi finaziamenti da destinare, secondo un accordo con il Comune, nell'area La Gogna/Fossignano e da qui avviare un programma di risanamento che avrebbe interessato tutte le borgate apriliane.
Questi finanziamenti consentivano di realizzare un collettore fognario a La Gogna e un depuratore al confine con Fossignano. Veniva inoltre decisa la istituzione di un capitolo nel bilancio regionale denominato “Fondo di Garanzia a sostegno dei Consorzi impegnati nella realizzazione di opere di urbanizzazione primaria a scomputo” con un primo stanziamento di un miliardo di lire.
Alla scadenza del mandato di Badaloni, primavera 2000, le elezioni regionali portavano al Governo il centro destra guidato dal Presidente Storace.
I cinque anni di governo del Centro destra, tranne che per un finanziamento destinato a un collettore da realizzare a Le Salzare, si sono caratterizzati per l’assoluta assenza di rapporti con il Coordinamento dei Consorzi e quindi di adeguati sostegni al Comune di Aprilia per il risanamento delle borgate.
Abbiamo dovuto attendere che si chiudesse il quinquennio storaciano e con Marrazzo arrivasse una nuova giunta di Centro sinistra, per poter riprendere i rapporti con la Regione e avviare su nuove basi l’azione di recupero degli insediamenti spontanei sorti nelle periferie cittadine, a partire da quelle apriliane.
Da qui la specifica legge approvata nell’aprile del 2007 e quindi i successivi finanziamenti, a partire dal rilancio del progetto relativo all’area LaGogna/Fossignano e poi cominciati a estendersi verso altre aree periferiche.
Se attualmente non vediamo ancora una delle opere avviate portata a compimento, ciò è dovuto anche al fatto che alla Giunta Marrazzo si è sostituita nel 2010 una Giunta di centro destra, che nei suoi tre anni di vita ha assegnato a Aprilia un solo finanziamento e ha la responsabilità di aver bloccato fino a oggi, l’erogazione dei finanziamenti decisi dalla Giunta Marrazzo.
E’ sulla base di queste esperienze, oltre che per gli impegni che il candidato Zingaretti ha assunto nell’incontro avuto nel corso della campagna elettorale con i cittadini delle periferie, che guardiamo ora con maggiore ottimismo alla possibilità di rilanciare con forza i nostri obiettivi.
Dispiace, e voglio qui rilevarlo, che il nostro obiettivo di portare nel Consiglio Regionale un candidato che avrebbe costituito un utile punto di riferimento per i nostri rapporti con la Regione, non sia stato realizzato.
I voti nelle borgate sia per Zingaretti che per il candidato consigliere De Marchis sono stati molto al disotto delle aspettative che si erano create con l’iniziativa del Coordinamento.
Dovremo trovare i modi per recuperare questo limite.
A questo fine sarà importante anche quanto potrà avvenire nell’amministrazione comunale con le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio.
Non sarà infatti indifferente rispetto i rapporti con la Regione e per i nostri obiettivi, che nel governo della città possa avere un ruolo importante una forte presenza della rappresentanza del centro sinistra.
Sarà bene che nelle borgate si tenga conto di questo elemento.

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