lunedì 21 novembre 2011

DALLA VARIANTE AL RECUPERO URBANISTICO

Il 15 Novembre si è tenuta a La Gogna, la prima delle assemblee nelle borgate che l’Aministrazione Comunale ha voluto promuovere per mettere i cittadini nelle condizioni di conoscere e valutare la proposta di variante come restituita dal Comitato Tecnico Regionale

Quello dell’approvazione della variante. rappresenta uno dei fatti più rilevanti che si potranno verificare per i cittadini se la disponibilità dell’Amministrazione al confronto manifestata in questa occasione, proseguirà quando la variante dovrà essere tradotta in interventi volti a trasformare le borgate in moderni ambiti urbani, dotati delle strutture e dei servizi necessari a garantire una civile condizione di vita.

La relazione introduttiva all’assemblea tenuta dal presidente del Consorzio, oltre che esprimere soddisfazione perché ci si sta avviando alla conclusione di un percorso avviato da circa 20 anni, non ha potuto però non evidenziare i limiti contenuti negli atti restituiti dalla Regione, con i tagli introdotti in parti delle borgate ingiustificabili e privi di razionalità.

I cittadini delle borgate già abbondantemente discriminati, pagano anche in questa occsione le conseguenza delle politiche urbanistiche dissennate delle amministrazioni che si sono succedute al governo della città nel corso degli anni, che hanno consentito di saturare gli indici fissati dal piano regolatore impedendo che tutte le abitazioni inserite nelle perimetrazioni potessero entrare nella variante.

Per questo nella relazione viene rinnovata la richiesta che si facciano ulteriori tentativi per recuperare in tempi rapidi questi strappi, senza però mettere a rischio l’approvazione della variante.

Se, come è stato ribadito nel corso degli interventi del Sindaco e dell’Assessore all’Urbanistica questa ipotesi non è ormai più percorribile è allora d’obbligo che vadano ricercate tutte le possibili vie, da quella del Piano Casa, all’avvio immediato delle procedure per il nuovo Piano Regolatore Generale e altre eventuali, per riportare all’interno del Piano le parti oggi escluse.

Stiamo quindi già guardando avanti e in questo senso abbiamo indicato la necessità che si avviino ora le procedure per il recupero urbanistico delle periferie, nel confronto con le rappresentanze dei cittadini sul modo e i tempi con i quali saranno realizzate e localizzate le strutture e i servizi dei quali dovranno essere dotate.

Non ignoriamo che si tratta di realizzare interventi le cui dimensioni economiche non sono certo nelle possibilità del bilancio comunale e quindi andranno ricercate tutte le possibili fonti di finanziamento a tutti i livelli istituzionali, assicurando il nostro impegno a sostenere le iniziative che a questo fine il Sindaco e la Giunta vorranno avviare.

Suggeriamo però di considerare, anche se certamente non alternative, anched altre strade, fra le quali, a nostro giudizio, quella sicuramente più rapidamente percorribile che sta nella formula “CUBATURE IN CAMBIO DI SERVIZI.”

Come è noto la variante prevede la possibilità di consentire nuove edificazioni in certe aree e anche nei singoli lotti, realizzando accordi con i quali chi ne usufruisce si impegni come contropartita a partecipare alla realizzazione di alcuni servizi necessari alla comunità come fogne, strade, parcheggi, marciapiedi, ecc.

E’ questa una formula che non comporta oneri per l’amministrazione comunale e consente di favorire la realizzazione in parte, di quelle trasformazioni urbanistiche che vanno assicurate ai cittadini.

Per quanto riguarda l’avvio del confronto con i cittadini sul recupero urbanistico, abbiamo proposto di avviare una sperimentazione, facendo di una borgata un laboratorio, nel quale verificare come questo recupero possa avvenire, quali effetti può produrre lo strumento dello scambio fra cubature e servizi, avendo la certezza, attraverso l’imposizione di fidejussioni, che l’impegno di chi vi partecipa venga poi rispettato.

Questa sperimentazione consentirebbe di ricavare un modello utilizzabile, con gli ovvii adattamenti, nella generalità delle borgate.

Abbiamo a questo fine proposto, che la borgata”Laboratorio” possa essere La Gogna

Al termine del dibattito, da parte del Sindaco e degli Assessori, sono venute assicurazioni sull’impegno a trovare le modalità con le quali recuperare le parti degli insediamenti escluse al momento dalla variante e l’affermazione che per quanto riguarda la fase del recupero urbanistico, il confronto con i cittadini avverrà a tutto campo, riconoscendo nella partecipazione il mezzo più idoneo per realizzare soluzioni rispondenti ai loro bisogni.

Altre richieste sono rimaste al momento senza risposta, ma è nostra intenzione ritornarci sopra, come è nostra intenzione verificare e vigilare perché gli impegni non siano quelli di sapore antico, ma vengano, per quanto riguarda le possibilità dell’amministrazione, perseguiti con la necessaria determinazione.

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