venerdì 12 agosto 2011

TURBOGAS

In queste settimane sta tornando all’attenzione dell’opinione pubblica apriliana il tema della turbogas anche se gli argomenti oggetto delle polemiche che si stanno sviluppando sono per noi privi di qualunque interesse.

Ma il tornare a parlarne ci da però la opportunità di riportare al centro della discussione e dello scontro politico il tema centrale che interessa i cittadini e cioè le ripercussioni che la realizzazione di questa struttura e la sua entrata in funzione avrà nella condizione dei cittadini di Aprilia e in particolare di quelli degli insediamenti più vicini alla centrale.

A questo proposito come Consorzio La Gogna, non pensiamo di venire meno alla nostra sempre affermata autonomia dalle forze politiche se richiamiamo l’attenzione dei cittadini sulle dichiarazioni che qualche settimana fa il segretartio del Partito Democratico di Aprilia ha fatto alla stampa, a proposito delle conseguenze che l’avvio dell’attività della centrale avrà sulle falde idriche del territorio che la circonda e cioè il loro progressivo essicamento e la conseguente impossibilità per i cittadini di continuare a utilizzare per le proprie esigenze idriche i pozzi da cui attualmente si riforniscono.

La battaglia dei cittadini di Aprilia e della stessa amministrazione comunale contro l’installazione della centrale sembra purtroppo avviarsi alla conclusione e a una conclusione che vede la città perdente.

Di questo l’amministrazione cittadina sembra non voler prendere atto e soprattutto i cittadini non si rassegnano e attendono ancora che ci sia una qualche novità che consenta di rimettere tutto in discussione.

Stentiamo però al momento a vedere da dove può venire questa novità, mentre i lavori sono arrivati al completamento e a breve la centrale inizierà l’attività.

Da qui la conclusione alla quale ci sembra arrivi Marziali e cioè a questo punto non ci si può più illudere su possibili stravolgimenti di quanto ormai è stato realizzato e quindi non resta che ripiegare sulla trattativa per le compensazioni, quantomeno per dare qualche contropartita ai cittadini che saranno particolarmente danneggiati.

La posizione dell’amministrazione è invece quella di rifiiutare di scegliere questa strada perché ovviamente questo significherebbe prendere atto che la battaglia è ormai persa.

Possiamo ritenere che la cittadinanza si trovi d’accordo con la posizione dell’Amministrazione, ma attende di vedere qualche atto che consenta di ribaltare la situazione, e di questo non c’è traccia , quantomeno, nessuno ci informa se qualcosa si sta facendo e che cosa.

Non vorremmo che alla fine la conclusione sarà che ci teniamo la centrale e ci apprestiamo a subire tutte le conseguenze negative previste, o…. cambiamo paese.

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