giovedì 25 febbraio 2010

REALIZZARE LE OPERE FINANZIATE

Reti fognarie e depuratori per le borgate di Aprilia possono e devono diventare una realtà !
Nei bilanci della Regione Lazio per il 2009 – 2010 e 2011 sono sati stanziati complessivamente circa 13 milioni di Euro in applicazione della Legge regionale per la riqualificazione urbanistico ambientale e il risanamento igienico, sanitario e paesaggistico degli ambiti territoriali caratterizzati da gravi fenomeni di abusivismo edilizio.
Di questa cifra, che andava ripartita fra i cinque Comuni indicati come aree di intervento prioritario e cioè Aprilia, Anzio, Ardea, Nettuno e Pomezia, alla nostra città ne sono stati assegnati circa un terzo.
I finanziamenti di cui sopra sono destinati a realizzare le reti fognarie secondarie su parte della borgata la Gogna, nell’area di Via Crati e sulla borgata le Salzare e un collettore principale sempre nell’area Gogna oltre a un depuratore al Fosso della Moletta già finanziato dalla Regione con circa 490.000 Euro fin dal 1999, finanziamento che va integrato da parte del Comune e aggiornato nei costi.
Si tratta di una quantità di investimenti importante per gli effetti che avrà nell’economia locale e che sul piano dell’immagine, caratterizza la città di Aprilia come avanguardia nella capacità di utilizzazione della legge regionale, anche grazie al grande lavoro svolto dal Coordinamento dei Consorzi
A fronte delle possibilità sopra evidenziate risulta invece del tutto inadeguata la fase attuativa.
La gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori per la rete fognaria nell’area Crati bandita nell’estate 2009, non è stata ancora conclusa.
Degli altri progetti finanziati non risulta che siano in corso iniziative per la loro realizzazione.
Rispetto la nostra nota di Settembre sullo stesso argomento, torniamo a vedere il bicchiere mezzo vuoto.
Vediamo che la Giunta è in questa fase fortemente impegnata nelle iniziative dalle quali dipende la possibilità di avere una situazione finanziaria e di bilancio che possa consentirle di portare a realizzazione il proprio programma, cosa che ovviamente condividiamo.
Ricordiamo però che nel suo programma aveva un posto non trascurabile anche il risanamento delle borgate, che meriterebbe, sia pure in questa difficile situazione, un attenzione adeguata alla rilevanza del problema.
Poiché per gli interventi prima citati non c’è, se non marginalmente, un problema di risorse, si tratta solo di mettere gli uffici preposti alla gestione degli interventi nelle condizioni di tradurre i finanziamenti acquisiti in opere realizzate.
C’è poi da affrontare il tema dell’espansione degli interventi di risanamento che come abbiamo più volte detto non può dipendere solo dai contributi regionali ma di tutti i soggetti che sono indicati dalla legge e quindi anche dei contributi del Comune e di ATO4.
Per quanto riguarda il Comune, occorre intanto far funzionare l’ufficio delle concessioni in sanatoria, da cui dipende la riscossione degli oneri concessori e la loro destinazione in via esclusiva alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria.
Da parte del Sindaco, ci attendiamo che venga sviluppata una iniziativa politica capace di ottenere dal presidente di ATO 4 il rispetto degli impegni finanziari a suo tempo assunti.

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