martedì 19 maggio 2009

A PROPOSITO DI VIA CRATI

I problemi che i consorzi sono chiamati a affrontare, non riguardano soltanto le grandi scelte che debbono essere fatte dalle Istituzioni in materia di assetto del territorio e di servizi, ma anche quelli relativi alla mala amministrazione, che contribnuisce a rendere più complicato e a volte impossibile tradurre in fatti gli impegni acquisiti.

A questo proposito è significativa la vicenda della rete fognaria di Via Crati.

La Giunta Cosmi nel 2001, prima di andare in crisi, bandisce la gara per assegnare l’appalto dei lavori per la realizzazione del collettore fognario in Via Crati.

All’inizio del 2002, sotto la gestione commissariale, si completa la gara e vengono assegnati i lavori alla ditta vincitrice, la quale però rinuncia.

Insediata la Giunta Meddi, a Luglio del 2002 viene assegnato il compito di realizzare i lavori alla ditta seconda classificata.

Nella primavera del 2003 iniziano i lavori partendo da Via Gidora e proseguono per Via Crati fino al punto (attuale capolinea del bus) in cui il progetto prevede che il collettore si inoltri nella campagna fino al Fosso della Moletta, nell’area in cui sarà costruito il depuratore.

Prima che la ruspa entri in quest’area, dove c’è una sbarra che chiude la strada di accesso, si presenta il proprietario del terreno, al quale nessuno aveva chiesto l’autorizzazione pr l’accesso e per fare lo scavo della condotta fognaria.

Conclusione: i lavori si arrestano, si apre un contenzioso che soltanto nel 2004 si chiude e si può procedere al completamento dei lavori.

La Giunta Cosmi, prima della crisi, aveva redatto anche il piano economico da presentare alla Regione per la realizzazione della rete fognaria secondaria il cui costo sarebbe stato coperto con il Fondo di garanzia regionale per un miliardo di lire e con le entrate per oneri concessori per 670 milioni di lire. Ma la Giunta Meddi prima e quella Verzili dopo, nonostante le nostre continue sollecitazioni, nulla fecero per mandare avanti quel programma e a Ottobre del 2005 la Regione ritirava il finanziamento al comune di Aprilia. (Vedi post 27/04 e 29/04)

Nessuno ci farà credere che questi fatti siano dovuti a qualche funzionario poco accorto.

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