venerdì 4 novembre 2022

SE VENTIDUE MESI VI SEMBRAN POCHI

     

Quadro comando impianto  Via delle Viole

     Non sono bastati 22 mesi all’Amministrazione Comunale di Aprilia, Assessorato ai Lavori Pubblici, per mettere in funzione i tre impianti di sollevamento presenti nella rete fognaria a La Gogna, con la conseguenza che i cittadini non possono ancora scaricare i reflui domestici e continuano a pagare per lo svuotamento delle fosse biologiche. Quindi un danno per l’economia delle famiglie e sull’ambiente, che continuerà a essere inquinato. 

    Questi impianti, situati in Via delle Viole, Via Savuto/Palistro e Via delle Orchidee, sono stati realizzati ormai da diversi anni; l’ultimo, quello di Via delle Orchidee è stato completato, insieme al secondo lotto di completamento La Cogna, nell’autunno del 2020. 

    Quando a fine ottobre del 2020, il depuratore del Fosso della Moletta entrò finalmente in funzione, soltanto un quarto delle abitazioni, quelle su Via Crati e sue traverse, fu autorizzata a scaricare in fogna. Per tutte le altre si doveva provvedere al collaudo della rete fognaria, nonché alla messa in funzione degli impianti di sollevamento presenti nelle aree sopra citate, argomento del quale si discusse in un incontro tenuto a Dicembre 2020 nella sede dell’Assessorato ai Lavori Pubblici. 

    Al termine dell’incontro ci fu assicurato che gli interventi per l’attivazione degli impianti sarebbero stati avviati all’inizio del 2021 e conclusi nel giro di due/tre mesi.

 Rimandiamo, chi fosse interessato, alla consultazione del nostro blog per conoscere quanto avvenuto dall’inizio del 2021 a oggi, sui tentativi da noi fatti per vedere rispettato quell’impegno, cercando contatti, richieste di incontri - spesso rifiutati – con il tecnico responsabile del progetto, con l’assessora e col Sindaco. 

Siamo così arrivati a Agosto 2022, quando siamo stati convocati per il giorno 31 presso gli impianti per presenziare al collaudo.

     Erano presenti, oltre i tecnici dell’assessorato, l’ingegnere incaricato dei collaudi, i rappresentanti di Acqua Latina e il titolare di una delle due imprese che avevano eseguito i lavori. Siamo stati qui informati che non essendo stato effettuato il collegamento alla rete elettrica dell’impianto di via delle Orchidee, non si poteva procedere con i collaudi e saremmo stati riconvocati, nel giro di pochi giorni, non appena risolto il problema. 

    Ma nei giorni successivi, non ricevendo alcuna convocazione, siamo andati alla ricerca di spiegazioni e abbiamo così appreso e visto, settimana dopo settimana, che c’erano altri problemi da risolvere sull’impianto di Via delle Viole, lungo il collettore che sale su Via delle Orchidee dal quale i reflui anziché proseguire verso il depuratore, tornano nell’impianto di Via delle Viole e scavi in corso sulla stessa via per collegare tratti di rete fognaria che evidentemente si erano dimenticati. 

    Domandiamo: prima di convocarci per assistere al collaudo degli impianti, non potevano assicurarsi che tutto funzionasse?

     Di fronte a questi fatti, arrivati ormai all'inizio di Novembre, non è più rinviabile il momento di fornire ai cittadini una informazione corretta sullo stato dei lavori   e anche sul  comportamento di chi  da tempo rifiuta di confrontarsi con i dirigenti del consorzio per fare chiarezza su una situazione caratterizzata ancora da continue e incomprensibili sorprese.

     Se qualcuno considera quanto scriviamo un atto di lesa maestà, è un suo problema; noi riteniamo di aver sempre fatto e continuiamo a fare quanto serve per la difesa degli interessi dei cittadini che intendiamo coinvolgere in una prossima iniziativa che potremo assumere per sollecitare la conclusione di questa assurda storia.

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