Foto di Gianfranco Compagno
Carità pelosa è, come noto, un detto con
il quale si definisce quella di chi si presenta
con la veste del benefattore
prospettandoti qualcosa che dovrebbe andare a tuo vantaggio, ma di
fatto servirà soltanto a favorire i suoi interessi.
Questo viene in mente guardando e ascoltando il video
presentato dal titolare della RIDA con il quale il progetto della Paguro sulla
vecchia discarica di Via Savuto rappresenterebbe un opera meritoria a vantaggio dei cittadini
in primo luogo della borgata La Gogna, che verrebbero liberati dall’
inquinamento attraverso un intervento di
bonifica della discarica,
Rileviamo per inciso, che quel video
costituisce per gran parte una vera e propria requisitoria nei confronti dell’assessora Monica
Laurenzi, la cui responsabilità - pur se
non apertamente citata - sarebbe quella
di essersi già dichiarata contraria all’autorizzazione data alla Paguro di effettuare la caratterizzazione
della discarica e per il fatto che continui a operare per impedirne l’approvazione.
Espressa la nostra solidarietà
all’Assessora, domandiamo quale
credibilità può avere l’affermazione che
la discarica bonificata riceverà poi solo rifiuti non inquinanti, e sarà attiva per il
tempo necessario per il solo recupero dei costi sostenuti.
Cioè mesi di lavoro e forti investimenti per
portare la discarica alla capacità di ricevere rifiuti fino a 660.000 metricubi
e poi chiusura dell’attività, di fatto
senza averci guadagnato un euro?
Altro che carità pelosa. L’autore di
questo progetto è un grande benefattore.
Se questo è il sentimento che lo muove,
interpretando le preoccupazioni e le aspirazioni dei cittadini della borgata La Gogna, come
Consorzio, avendo già una ipotesi progettuale
per il piano di zona, facciamo una proposta:
provvedano a
bonificare la discarica e rendano quell’area disponibile per la
realizzazione di attività e iniziative di carattere sociale, culturale, ludiche e
sportive a favore dei cittadini della borgata.
Questa
che sarebbe una soluzione della quale tutti saremmo contenti, si presenta però
difficilmente realizzabile alla luce di
una richiesta che avrebbe fatto un
rappresentante della Paguro nella prima riunione della Conferenza: escludere la partecipazione delle
Associazioni alle prossime sedute, proposta che sarebbe stata parzialmente accolta dal dirigente
che la presiede, precisando che le Associazioni sono presenti solo in veste
di auditori, cioè senza diritto di intervenire nel dibattito, posizione in
contrasto con quanto avvenuto nel 2017,
quando abbiamo avuto la possibilità di intervenire anche più volte.
Questo fatto è significativo delle reali
intenzioni della Società e costituisce un chiaro segnale della durezza che avrà il confronto in sede di Conferenza.
Per questo daremo avvio nei prossimi giorni
alle iniziative per realizzare il più
ampio coinvolgimento dei cittadini in manifestazioni che saranno organizzate anche nella
prospettiva che le nuove norme anticovid
ci consentiranno maggiori possibilità di
movimento.
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