COMUNICATO STAMPA
Una
grande partecipazione dei rappresentanti
dei consorzi e delle borgate si è avuta il giorno 14 alla riunione promossa dal Coordinamento dei
Consorzi per rilanciare l’iniziativa
sul risanamento delle borgate,
reso ancora più urgente alla luce delle comunicazioni che stanno arrivando in
questi giorni agli abitanti delle borgate sul tema del regolamento per gli scarichi in fogna e delle gravose conseguenze
previste a carico di quanti
non provvederanno in tempi
rapidissimi a mettersi in regola.
Nella relazione introduttiva il Presidente
del Coordinamento ha dovuto
autocriticamente ammettere che a fronte dei comportamenti avuti in questi anni rispetto il tema del
risanamento delle periferie, è stata
data alla Giunta in carica, una
credibilità assolutamente non
meritata alla luce degli scarsi
risultati che in questi anni si sono
avuti nelle borgate
.A
sostegno di questa affermazione, sono
stati messi in evidenza una serie di elementi
e di dati difficilmente confutabili e che partono dalla valutazione che
andava fatta del progetto “Nuovo Borgo” come una occasione di risanamento del
territorio e di possibile volano per lo sviluppo economico e sociale, non solo delle periferie ma
della città tutta.
Contrariamente
a queste aspettative, la politica
urbanistica e del territorio ha continuato ad avere come obiettivo
quello della ulteriore cementificazione dell’area urbana, come dimostra anche
il fatto che ancora non si vede un atto
che porti all’attuazione della variante
speciale per le borgate: tutto è ancora in alto mare.
Per
quanto riguarda la realizzazione del progetto “Nuovo Borgo” basti dire che a 9
anni dall’approvazione della Legge 6/2007 e
dall’inizio dei finanziamenti regionali, non un progetto è stato ancora concluso nelle borgate: La Borgata la Gogna, dove si è avviato il primo progetto nel 2004, dopo 12 anni non vede ancora
completata la rete fognaria, che nella migliore delle ipotesi lo sarà nel 2018.
La
propaganda dell’Amministrazione spara cifre: 25 milioni di investimenti nelle
borgate; 15 mila cittadini che nel 2017
avranno le proprie borgate sanate,
quando nella realtà a quei 25 milioni non ci si arriva nemmeno se si contano i
finanziamenti arrivati a Aprilia a
partire dal 1999, ai tempi della Giunta
Regionale presieduta da Badaloni e non si ha idea di quando le poche opere
avviate saranno terminate.
I
piani triennali dei lavori pubblici,
ormai dal 2014 rimettono in pista sempre i soliti finanziamenti che non sono
stati spesi negli anni precedenti con l’assurdo che anziché aggiungere a quelle
entrate, anche quote del bilancio
comunale, si arriva addirittura a utilizzare
gli oneri concessori per le più
disparate esigenze della città,
Nessun nuovo finanziamento è arrivato dalla
Regione dopo quella data , nonostante che nella legge di stabilità regionale
continuano a essere stanziati finanziamenti consistenti nel bilancio
dell’Assessorato all’Ambiente (legge 48/90) e di quello all’Urbanistica e
Territorio (Legge 6/2007) destinati esclusivamente a interventi nei comuni per
la realizzazione di reti fognarie, impianti di depurazione, reti idriche.
E’
evidente che le carenze sopra descritte
non possono essere addebitate a singole persone ma sono responsabilità
dell’intera Giunta che continua a respingere
la richiesta dei consorzi di utilizzare le entrate degli oneri concessori per
interventi nelle borgate; non prende
iniziative per accedere ai finanziamenti regionali; è completamente
assente l’iniziativa per ottenere dalla Regione
l’apertura del famoso “tavolo” nel quale avviare un nuovo progetto di
risanamento delle borgate apriliane, secondo le indicazioni del Presidente
Zingaretti.
Iniziative
di carattere individuale da parte di assessori comunali, basate su rapporti con i singoli assessori regionali,
come l’assenza di risultati ha dimostrato,
sono state un fallimento.
Incomprensibile
è infine la posizione che la Giunta e la
maggioranza del Consiglio Comunale sta assumendo rispetto le aperture offerte
da Acqua Latina per reinserire Aprilia
nel piano triennale dei finanziamenti che dovrà decidere la Conferenza dei
Sindaci di ATO4, al punto da bocciare
una mozione di alcuni consiglieri di minoranza, che sollecitavano appunto il
Sindaco a rivendicare in quella sede
il superamento, se non l’annullamento,
della delibera del 2012. che ha escluso
la città di Aprilia dal piano di
investimenti di Acqua Latina.
A
fronte di questi limiti, l’iniziativa dell’invio di lettere che stanno gettando
nella disperazione i cittadini, aggiunta al malcontento già presente nelle borgate, è benzina gettata sul fuoco.
Per
uscire da questa situazione ribadiamo
quanto da tempo stiamo sostenendo e cioè che la Giunta Comunale e il Consiglio
facciano del risanamento delle borgate
il punto centrale della loro azione politica dei prossimi anni, avendo la
capacità di impostare un progetto che nel giro di un numero realistico di anni, porti a conclusione il risanamento
delle borgate.
A
questo fine nell’incontro che avremo il giorno 28 Giugno
punteremo ad avere risposte e risultati concreti sui seguenti punti:
- destinazione delle entrate per oneri concessori provenienti dalla borgate, in un capitolo specifico utilizzabile solo per il loro risanamento;
- contribuire al programma di risanamento con una quota annuale del bilancio comunale;
- nell’immediato, predisporre progetti da presentare per accedere ai finanziamenti degli assessorati regionali all’Ambiente e all’Urbanistica;
- risolvere nella prossima Conferenza dei Sindaci di ATO4 il problema dell’inserimento di Aprilia nel piano triennale 2017/2019, verificando la disponibilità dell’A.D. di Acqua Latina, di impegnare su Aprilia, da subito, un numero consistente di milioni;
- coinvolgere la Regione, con o senza “tavolo” a partecipare pro-quota al progetto che il Comune saprà definire.
Intorno
a questi obiettivi, i rappresentanti
delle borgate presenti all’incontro, nei prossimi giorni svilupperanno una
vasta azione di informazione fra i
cittadini per preparare una mobilitazione, che potrà essere messa in campo in relazione ai risultati
che scaturiranno dall’incontro del
giorno 28 Giugno.
Lo
slogan delle iniziative sarà:
NON
VOGLIAMO INQUINARE, MA CONQUISTARE UN
AMBIENTE SANO PER TUTTI I CITTADINI DI APRILIA.
15/06/16
.
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