Duri sulle "responsabilità" per l'inquinamento dell'ambiente dei cittadini delle borgate, ma teneri sulle responsabilità delle Amministrazioni passate e prossime, nolto prossime, sulle scelte per gli investimenti a favore delle borgate, nelle quali non torna pressochè nulla dei contributi versati per varie imposte e tasse, comprese quelle per servizi non erogati, come la TASI.
Se le amministrazioni comunali avessero fatto il loro dovere, oggi il problema degli scarichi non si porrebbe e non avremmo la situazione di grave allarme che registriamo fra i cittadini.
Sull'argomento riportiamo il testo inviato dal Coordinamento dei Consorzi al Sindaco e all'Assessore alle Finanze.
Al Sindaco di Aprilia
Antonio Terra
All’Assessore alle Finanze e Società partecipate
Avv. Roberto Mastrofini
Comune di Aprilia
p.c. A Cittadinanza Attiva
Egregio
Assessore Roberto Mastrofini,
con
la presente si riscontra la Vostra mail del 16 dicembre 2014 avente ad oggetto
la TASI in relazione ai servizi indivisibili, applicati alle periferie con
aliquote pari ai residenti del centro, contestiamo
l’articolo 1 comma 669 della legge 147,facendo riferimento al comma 682/lettera
b/1 e 2 della stessa.
In
riferimento alla rete fognaria nel contesto periferico del Comune di Aprilia,anche
ritenendo la TASI svincolata dall’effettività del servizio pubblico, non vi è
alcuna ragione ostativa che legittimi l’esclusione o il ritardo nella
costruzione di una rete fognaria adeguata a beneficio dei cittadini residenti
nel contesto periferico, per altro non interpellati nell’ambito del relativo
procedimento amministrativo.
Secondo
il disposto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, art 25, ogni individuo
ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere
proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'abitazione.
Il principio viene ribadito dall’art 11 della Convenzione internazionale sui
diritti economici, sociali e culturali.
Circoscrivere
il significato di abitazione non spetta però agli enti locali. Secondo il Comitato delle
Nazioni Unite per i diritti economici, sociali e culturali, in relazione agli
articoli sopra enunciati, un’abitazione adeguata deve soddisfare una serie di
criteri, in particolare deve (…) essere allacciato alla rete fognaria (…).
Nel caso che ci occupa, il piano di
investimento presentato favorisce l’avanzamento dei lavori e le nuove opere
nell’area centrale del comune di Aprilia, riducendo e posticipando gli
interventi nell’area periferica, i cui abitanti in questa sede rappresentiamo.
Data la carenza
dei presupposti indicati dall’art. 3 della Direttiva 91/271/CEE del consiglio,
del 21 maggio 1991, la costruzione della rete fognaria nell’area periferica non
è stata esclusa dal piano di investimento.
Considerato che
la motivazione del provvedimento rientra tra i principi generali del
procedimento amministrativo regolato dall’art. 3 L. 241/90 e preso atto della
carenza dei motivi che legittimano l’esclusione dell’area periferica dal piano
di costruzione delle reti fognarie, occorre proseguire con una analisi
ulteriore della problematiche di nostro interesse, con riferimento al principio
di uguaglianza.
L’uguaglianza è
concepita quale “precostituzione
di risultati di uguagliamento”. Preliminarmente all’approvazione dei provvedimenti
da parte dell’Amministrazione Comunale, occorre verificare se sussista una
disparità di trattamento, se tale eventuale disparità risulti oggettivamente
giustificata da una finalità legittima e se essa sia comunque adeguata e
necessaria a perseguire tale finalità.
Non ci
risulta che la decisione di posticipare la costruzione della rete fognaria
presso la periferia sia stata assunta conseguentemente ad una valutazione
oggettiva. Se vi fossero motivi oggettivi, chiediamo di esserne informati.
Inoltre, il programma di costruzione e manutenzione delle reti fognarie, in conformità con l’art. 9 della L. 241/90, può portare ad un provvedimento definitivo solo in seguito ad un confronto con i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o Comitati, pur sempre nell’ambito del procedimento amministrativo e prima del provvedimento finale.
Riteniamo di poter intervenire al
fine di una migliore redistribuzione dei cantieri relativi al piano di
manutenzione e costruzione di reti fognarie ed allo scopo di condividere le
priorità.
Auspichiamo in una collaborazione
attiva e fattiva anche al fine di evitare un contenzioso che siamo certi non
gioverà né alla cittadinanza né tanto meno all’amministrazione coinvolta.
Riteniamo che eventuali delibere o
provvedimenti che autorizzano l’avvio di cantieri presso l’area centrale
escludendo, anche solo implicitamente, l’area periferica siano da considerarsi
discriminatorie ed in contrasto con i principio di uguaglianza, regolato
altresì dall’art. 3 della nostra Carta Costituzionale.
Tali delibere o provvedimenti,
proprio per i motivi su esposti, devono essere considerati nulli o annullati in
via di autotutela per la definizione di programma concordato con le
rappresentanze cittadine.
Restiamo in attesa di cortese e
rapido riscontro.
Cordiali saluti
Per il Coordinamento
Il Presidente Roberto
Donzelli
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