Sull’incontro avvenuto ieri con i vertici dell’Amministrazione comunale i
rappresentanti del Coordinamento dei Consorzi sentono il dovere di esprimere la loro grande soddisfazione per la volontà
di impegno collettivo nella battaglia volta al risanamento
ambientale, rappresentata da una presenza di dirigenti dei consorzi e di
cittadini delle borgate in quantità tale che l’aula consiliare non è
stata in grado di contenere.
Da parte del
Coordinamento dei Consorzi e nel corso del dibattito molto acceso che si
è sviluppato anche con interventi di
cittadini delle diverse borgate, ai dirigenti dell’Amministrazione è stata
chiaramente manifestata la volontà di porre fine al degrado ambientale di cui sono le prime
vittime e il proprio impegno nel
rivendicare l’avvio di una
credibile programmazione degli
interventi per le opere di urbanizzazione primaria.
Il Coordinamento dei Consorzi
ha innanzi tutto denunciato le responsabilità dell’Amministrazione che a
distanza di quattro anni da quando sono state emanate le norme che regolano gli scarichi dei reflui, solo a
dieci mesi dalla loro scadenza si è decisa a emanare il regolamento che i cittadini hanno peraltro
appreso in via indiretta, da una lettera
di una ditta che saputa la cosa e per accaparrarsi i lavori a mandato la
notizia allegando la delibera 83 sottolineando la scadenza (dicembre 2015) e le
sanzioni, sul fatto nessuna informazione
preventiva è mai stata data ai rappresentanti dei consorzi e delle borgate.
Considerando che l’amministrazione concede tre anni di tempo
per terminare i cantieri che stanno realizzando le reti fognarie, il
Coordinamento contesta ai dirigenti
dell’Amministrazione che non hanno tenuto conto dell’incostituzionalità verso
quelle persone che non sono raggiunte dalle reti,come recita l’articolo 3 della
nostra carta costituzionale,indicando l’uguaglianza.
Si è richiesta, come primo atto, una deroga di tre
anni ai termini dei quali i cittadini devono adeguare il proprio sistema di
scarico dei reflui domestici, in considerazione del ristretto tempo disponibile per mettersi in
regola.
La risposta del Sindaco è stata quella che cercherà di
ottenerla da parte della Regione la deroga.
A questo punto e esplosa la rabbia dei cittadini verso,visto
il periodo che il nostro paese sta attraversando dove le famiglie fanno fatica
ad arrivare a fine mese,sapere che per mettersi in regola devono sborsare circa
settemila euro in sette mesi li fa imbestialire.
Gli abitanti delle periferie delusi delle promesse dell’attuale
Sindaco che aveva promesso in campagna elettorale che molte zone sarebbero
state raggiunte dai servizi primari,ma anche dal Presidente della Regione Lazio
che in una assemblea tenuta nelle periferie di Aprilia, in occasione del
rinnovo della giunta regionale, aveva promesso di costituire un tavolo
regionale permanente per risolvere le problematiche igienico sanitarie ed
ambientali.
Il Sindaco nel vedere la reazione della gente presente in
aula consiliare,fa capire che i controlli non saranno fiscali,noi riteniamo che
le parole le porta via il vento,vogliamo vedere nero su bianco perche alle
promesse non ci crediamo.
Infine, la partita
principale sulla quale si è chiesto
con forza al sindaco come intende
operare è stata indicata nel confronto con la Regione e il Presidente Zingaretti, finalizzato a dare seguito agli
impegni che aveva assunto fin dai tempi
della campagna elettorale regionale.
Fino a questo momento nessun seguito hanno avuto quegli impegni, anche perché da parte
dell’Amministrazione Comunale sono state del tutto insufficienti le iniziative
verso la Regione a sostegno delle
richieste del Coordinamento dei Consorzi.
La soluzione al problema degli scarichi e
dell’inquinamento del territorio non può
infatti avvenire con palliativi o sovraccaricando i
cittadini di oneri, compresi quelli dei servizi indivisibili legati alla TASI
che in periferia non esistono, ma con una scelta politica e amministrativa che reimposti il
programma di risanamento delle periferie attraverso i contributi, sicuramente
del bilancio comunale e quelli che dovranno pagare i cittadini, ma
soprattutto di quelli che, attraverso la Regione, potranno venire
dalla Comunità Europea.
A queste proposte avanzate dal Coordinamento dei Consorzi, che smentiscono quanti volevano dimostrare che i cittadini delle borgate fossero
schierati sul semplice rifiuto di
adeguarsi alle disposizioni di legge, la risposta venuta dal Sindaco a
conclusione dell’incontro viene valutata dal Coordinamento assolutamente insufficiente.
Per questo motivo, al termine dell’incontro abbiamo chiesto al Sindaco di fissare entro pochi giorni una nuova riunione nella sua sede, ottenuta per il
giorno 25 c.m. per ritornare sugli argomenti trattati e dare ad essi una accettabile definizione.
Per il
Coordinamento
Il Presidente
Roberto Donzelli
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