La stampa di questi giorni riporta con sempre maggiore
frequenza le proteste e l’indignazione
che salgono dagli insediamenti spontanei della periferia apriliana per
la condizione nella quale la cittadinanza
è ancora costretta a vivere, a quasi trent’anni da quando in attuazione delle leggi
nazionali di sanatoria furono gettate le basi per bloccare il
fenomeno dell’abusivismo e avviare il risanamento degli insediamenti
realizzati.
Di questa indignazione si sono fatti giustamente interpreti presidenti di Consorzi e di Comitati di Quartiere ai quali ha voluto dare risposta un autorevole membro della Giunta, che a nostro giudizio si poteva risparmiare, in quanto perfetto conoscitore sia dei problemi ancora da risolvere e dei tempi occorrenti per portare a compimento le opere citate, che delle prospettive molto incerte che riguardano il proseguiimento degli interventi di risanamento delle periferie.
Riteniamo che occorra invece dimostrare comprensione per l'insoddisfazione dei cittadini ricordando quanto grande fu l’entusiasmo con il quale a quel tempo ad Aprilia si mobilitarono e si
organizzarono in consorzi per utilizzare gli strumenti legislativi resi disponibili e in particolare quello
delle opere a scomputo e farsi promotori in prima persona del risanamento delle
aree compromesse dal loro insediamento.
Purtroppo però le attese dei cittadini nel corso degli anni sono andate largamente deluse.
Ha pesato certamente l'insufficienza delle risorse
economiche disponibili per dotare gli insediamenti delle opere di urbanizzazione
primaria, ma un peso non secondario ha avuto l'inerzia delle
amministrazioni locali, che pur avendo la loro parte di respnsabilità per il diffondersi dell’abusivismo edilizio hanno
poi guardato e gestito con fastidio le
opportunità offerte dalle leggi e la disponibilità alla collaborazione dei
cittadini.
La situazione in questi ultimi anni si è andata però modificando, soprattutto grazie alla legge regionale emanata nel 2007 sotto la Giunta Marrazzo, risultato al quale ha dato un grande contributo l'iniziativa dei Consorzi.
Prova concreta del cambiamento in corso sono le opere che grazie ai finanziamenti regionali si stanno realizzando nel nostro territorio e che legittimamente i rappresentanti dela Giunta accreditano al loro attivismo che, dobbiamo riconoscere, è sicuramente superiore a quello degli amministratori che li hanno preceduti
Non è però questa la risposta che i cittadini delle borgate
possono considerare esauriente rispetto le critiche sollevate. Ben alti sono i risultati che ci si atteendeva dal
momento dell’approvazione della legge.
I soggetti chiamati alla loro attuazione: Regione, Provincia, Comune in materia di interventi
finanziari hanno operato molto al di sotto di quanto sarebbe stato necessario
per risanare un area territoriale nella
quale vivono circa 30 mila cittadini,
divisa in più di quaranta nuclei.
E’ questo il tema sul
quale i cittadini e i loro rappresentanti dirigenti dei
consorzi pretendono che si manifesti la volontà e l’impegno dell’amministrazione, più che dare risposte a mezzo stampa dalle quali emerge un malcelato fastidio
per quelle critiche.
Il Coordinamento dei Consorzi, nella riunione che ha tenuto
alla ripresa dopo la pausa estiva, ha
inviato al Sindaco la richiesta di fissare
l’incontro concordato al termine
della riunione del 30 Luglio per avere
risposte sulle richieste avanzate in
quella sede per proseguire e rafforzare gli interventi di
risanamento nelle periferie.
Fra le diverse questioni sollevate, si pone in modo
particolare l’esigenza di conoscere dal
Sindaco l’esito degli interventi fatti sulla Regione per ottenere per Aprilia un incremento dei finanziamenti
della legge 6/2007, considerato che nei tre anni
di vita della Giunta Polverini, sono stati di appena due milioni di
Euro.
Anche nei confronti
della Provincia e di ATO4, ci aspettiamo di conoscere se
ci sono state nuove iniziative del Comune per
ottenere l’assegnazione dei finanziamenti dalla stessa ATO4 e dal Presidente Cusani a suo tempo
assicurati per il Programma di
risanamento delle borgate.
Per quanto riguarda l’azione del Comune attendiamo che venga
finalmente data attuazione alla
richiesta di destinare le entrate derivanti dagli oneri concessori pagati dai
cittadini delle borgate, il cosiddetto “tesoretto”, alla realizzazione di reti
fognarie e idriche.
Ci aspettiamo infine di essere chiamati, come da noi
richiesto, a portare il nostro punto di
vista nella definizione del Piano Triennale dei Lavori Pubblici, per dare ai
cittadini la certezza che gli interventi nelle borgate saranno programmati
secondo i dettami della legge senza lasciare spazio a pressioni politiche e clientelari.
Ricordiamo al Sindaco che l’appuntamento era per il mese di
Settembre e stiamo ormai arrivando alla fine.
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