Riorganizzare e potenziare l’ufficio che tratta le concessioni in sanatoria, anche istituendo una “task force” in grado di velocizzare il trattamento delle pratiche e poi istituire uno specifico capitolo di bilancio sul quale far confluire le entrate che ne derivano per destinarle al risanamento delle periferie.
Puntare su questa scelta sarebbe stato il modo per far partecipare direttamente i cittadini delle borgate al loro risanamento, oltre che fornire una massa di risorse capaci di dare maggiore ampiezza e credibilità ai programmi per la realizzazione di reti fognarie e idriche nelle borgate.
Sono queste le richieste che i consorzi da oltre un decennio avanzano ai sindaci che si sono succeduti al governo della città e che sono rimaste fin’ora disattese.

Le motivazioni che ci venivano fornite, a giustificazione di questo rifiuto, erano le più varie: non c’era possibilità di incrementare il personale dell’ufficio per via delle note restrizioni governative; che non potevamo pretendere che tutte queste entrate tornassero nelle borgate; qualcuno, che non vogliamo citare, arrivò ad affermare che era inutile crearsi problemi con i cittadini perché se si vendeva l’abitazione, o si doveva fare una successione o si chiedeva di fare qualche intervento sullo stato dell’abitazione o altro, diventava obbligatorio per il cittadino pagare preliminarmente gli oneri concessori.
Quindi le entrate, sia pure a rilento arrivavano, finivano nel calderone generale e non era facile poi individuarle per utilizzarle nelle borgate.
L’uscita ferragostana del Sindaco sul tesoretto è quindi musica per le orecchie dei cittadini delle borgate, se rappresenta una decisa svolta rispetto alle modalità con le quali nel corso di questi anni il tema è stato affrontato e gestito.
Riuscire nel giro di qualche anno, pochi ci auguriamo, a portare nelle casse comunali 20 milioni di euro, consentirebbe infatti di impostare un programma di interventi nelle borgate che andrebbe ben oltre quel poco, pur apprezzabile, che in questi ultimi anni si è riusciti a fare.
Ci aspettiamo quindi che il prossimo incontro del Sindaco con i rappresentanti del Coordinamento dei Consorzi, che dovrà proseguire il confronto avviato negli ultimi due mesi, ci consentirà di essere informati sulle modalità con le quali sarà accelerato, .come necessario, il trattamento delle pratiche, possibilmente con qualche aggiustamento nelle procedure per rendere più facile al cittadino il loro disbrigo.
Ma soprattutto ci aspettiamo di avere una risposta sulla istituzione di questo specifico capitolo sul quale far confluire le entrate degli oneri concessori che i cittadini saranno chiamati a pagare, con l’impegno a utilizzarle per nuovi interventi di risanamento delle borgate.
Tutto ciò, ferma restando l’iniziativa che il comune dovrà portare avanti per avere dalla Regione e da ATO 4 i finanziamenti che si sono impegnati a erogare per procedere nell’attuazione dei
programmi concordati.
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