venerdì 17 agosto 2012

SCOPERTO IL TESORETTO - CHE NE FAREMO?



Riorganizzare e potenziare l’ufficio  che tratta le concessioni in sanatoria, anche    istituendo una “task force” in grado di  velocizzare il trattamento delle pratiche e poi  istituire uno specifico capitolo di bilancio sul quale far confluire le entrate che ne derivano per destinarle al risanamento delle periferie.

 Puntare su questa scelta sarebbe stato il modo per  far partecipare direttamente i cittadini delle borgate  al loro risanamento, oltre che fornire una massa di risorse  capaci di dare maggiore  ampiezza e credibilità ai programmi per la realizzazione di reti fognarie e idriche nelle borgate.


Sono queste le richieste che  i consorzi da oltre un decennio avanzano ai sindaci che  si sono succeduti al governo della città e che sono  rimaste fin’ora disattese.

Faceva infatti comodo incassare, sia pure pochi alla volta, centinaia  di migliaia di Euro -  oltre un milione nell’anno 2011 come ci siamo sentiti dichiarare dai responsabili dell’amministrazione -  utilizzandoli poi  per le più varie esigenze dell’area  cittadina,  dai marciapiedi, alle fioriere, agli interventi sociali, ecc. lasciando però le borgate ancora prive dei più elementari servizi.

Le motivazioni che ci venivano fornite, a giustificazione di questo rifiuto, erano le più varie:  non c’era possibilità di incrementare il personale dell’ufficio per via delle note restrizioni governative; che non potevamo pretendere che tutte queste entrate  tornassero nelle borgate; qualcuno, che non vogliamo citare, arrivò  ad affermare che era inutile crearsi problemi con i cittadini  perché se si  vendeva l’abitazione, o  si doveva fare  una  successione o  si chiedeva di fare qualche intervento sullo stato dell’abitazione o altro,  diventava obbligatorio per il cittadino  pagare preliminarmente  gli oneri concessori.

Quindi le entrate, sia pure  a rilento arrivavano, finivano nel calderone generale  e non era facile poi  individuarle per utilizzarle nelle borgate.

L’uscita ferragostana del Sindaco sul tesoretto è quindi musica per le orecchie dei cittadini delle borgate, se rappresenta una decisa svolta rispetto alle modalità con le quali nel corso di questi anni il tema è stato affrontato e gestito. 

Riuscire nel giro di qualche anno, pochi ci auguriamo, a portare nelle casse comunali 20 milioni di euro, consentirebbe infatti di impostare un programma di interventi nelle borgate che andrebbe ben oltre quel poco, pur apprezzabile, che  in questi ultimi anni si è riusciti a fare.


Ci aspettiamo quindi che il  prossimo incontro del  Sindaco   con i rappresentanti del Coordinamento dei Consorzi, che dovrà  proseguire il confronto avviato negli  ultimi due mesi, ci consentirà di   essere informati sulle modalità con le quali sarà accelerato, .come necessario, il  trattamento delle pratiche,  possibilmente con  qualche aggiustamento nelle procedure per rendere più facile al cittadino il loro disbrigo.

Ma soprattutto ci aspettiamo  di avere una risposta sulla  istituzione di  questo  specifico capitolo sul quale far confluire le entrate  degli oneri concessori che i cittadini saranno chiamati a pagare, con l’impegno a   utilizzarle per nuovi interventi di risanamento delle borgate.

Tutto ciò,   ferma restando l’iniziativa che il comune dovrà portare avanti per avere dalla Regione e da ATO 4 i finanziamenti che si sono impegnati a erogare  per  procedere    nell’attuazione dei
 programmi concordati.

Nessun commento:

Posta un commento

Invia il tuo commento e dopo approvazione sarà pubblicato. Non accettiamo commenti anonimi. Se vuoi dire la tua firmati!

Condividi nei Social