Il Coordinamento dei Consorzi si è riunito la settimana scorsa per fare il punto sullo stato delle iniziative in corso per il risanamento delle periferie, riunione che non ha potuto che rilevare ancora una volta l'assoluta inadeguatezza degli inteventi delle istituzioni territoriali a livello regionale, provinciale e comunale per dare effettiva concretezza e credibilità al programm di risanamento a suo tempo definito d'intesa con la Provincia/ATO4 e il Comune di Aprilia e assunto dalla Regione Lazio.
Le opere di urbanizzazione in corso di realizzazione riguardano solo un numero limitatissimo di borgate rispetto la quantità esistente nel territorio apriliano; i lavori procedono peraltro con estrema lentezza e con ritardi addirittura incomprensibili come nel caso del depuratore che dovrebbe servire le reti delle borgate La Gogna e Fossignano 5. E' quest'ultimo un limite degli uffici preposti a tale compito, che non gioca positivamente a favore dell'attribuzione di ulteriori e più consistenti finanziamenti da parte della Regione.
Il dato più preoccupante della situazione è però rappresentato dal problema dei finanziamenti che, per quanto riguarda la Regione, circolano voci incontrollate che la continuità della loro erogazione possa non essere più garantita mentre la Provincia di Latina e ATO4 continuano a rifiutare il rispetto degli impegni assunti per la loro partecipazione al finanziamento delle opere.
Il Comune di Aprilia, oltre a partecipare in modo del tutto inadeguato ai finanziamenti, avendo fino a questo momento fornito contributi pari a circa il 10% dei contributi regionali, continua a rifiutare l'accoglimento della richiesta del Coordinamento dei Consorzi perchè i contribnuti versati dai cittadini per oneri concessori, vengano in primo luogo destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria nelle borgate con la istituzione di uno specifico capitolo del bilancio comunale nel quale far confluire tali entrate.
Per tutti questi motivi è partita l'iniziaiva del Coordinamento dei Consorzi, indirizzata alle forze politiche presenti nelle istituzioni a livello regionale, provinciale e comunale perchè si facciano carico di questi problemi e facciano conoscere la loro disponibilità a sostenere le rivendicazioni dei cittadini delle periferie, che rivendicano il diritto, con ancora maggiore forza a seguito dell'approvazione della variante, a vedere il risanamento del proprio territorio e conquistare una condizione decorosa di vita.
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