Nello scorso mese di Gennaio, a fronte di una convinzione che si andava diffondendo fra gli amministratori e i cittadini sull’ormai  prossima approvazione della variante specifica per le borgate, mettevamo in guardia contro i facili entusiasmi, facendo presenti le difficoltà che ancora andavano superate prima di  ottenere  questo   risultato  da anni atteso dai cittadini delle periferie.
    Purtroppo avevamo ragione, siamo ormai arrivati verso la fine dell’estate e di quel provvedimento nel corso di tutti questi mesi   non solo non si è più avuta traccia, ma era  proprio scomparso dalle cronache cittadine e ci sembra, anche dall’attenzione dei nostri amministratori.
    Ma proprio in questi giorni, in coincidenza  con  un altro richiamo che con un nostro comunicato sul Pontino facevamo al tema della variante , sulle pagine  dello  stesso numero  trovavamo notizie di un convegno dell’Assinarch di Aprilia.
    Questo Convegno ha avuto fra i temi principali di dibattito,  quello della variante specifica per le borgate sulla quale  c’è stata una   relazione del Sindaco D’Alessio  che -  come riporta l’articolo del Pontino - ha informato  che si è in attesa che la Regione torni a lavorare sul progetto, per concluderne l’iter.
    Poiché non eravamo presenti a quel Convegno, non conosciamo cosa altro ha detto il Sindaco sull’argomento, ad esempio se ci sono state e ci sono in corso iniziative per sollecitare gli organi regionali preposti alla definizione  della variante o l’amministrazione comunale sta semplicemente  aspettando che questi,  di propria iniziativa,   riprendano in mano le carte  lasciate dalla precedente amministrazione e portino il progetto alla sua conclusione.
    Diamo per scontato  che l’amministrazione comunale  stia facendo bene la sua parte e quindi - se il   provvedimento non vede ancora la luce - ciò sia addebitabile alla Regione e alla somma di problemi ai quali deve fare fronte, che rendono la variante  delle borgate di Aprilia forse l’ultimo  sui  quali la Giunta  Regionale ritiene di impegnarsi.
     Sarebbe allora opportuno che   il sindaco trovi  il modo per  informare  la cittadinanza e in particolare gli organismi rappresentativi delle borgate,  delle iniziative che  ha intrapreso e continuerà a sviluppare, a sostegno delle quali i cittadini, con i Consorzi e i Comitati di Quartiere, potrebbero  avviare proprie specifiche iniziative.
    Abbiamo motivo di ritenere e questo l’esperienza ci ha insegnato, che se il problema  resta oggetto dei soli rapporti fra i vari livelli delle strutture  politico/istituzionali e delle burocrazie, lasciando fuori da ogni possibilità di conoscenza e di intervento i soggetti più interessati, vale a dire i cittadini delle borgate, questa vicenda potrà andare avanti per altri dieci anni senza giungere a una conclusione.
    E’ perciò importante che ci sia  una iniziativa  del Coordinamento dei Consorzi  verso la Regione Lazio per la soluzione di questo problema e, come abbiamo già avuto modo di far presente,  anche per  assicurare che il programma di risanamento vada avanti, rivendicando  certezza sulla  continuità dei finanziamenti regionali.
 
 
 
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