giovedì 19 agosto 2010

VARIANTE PER LE BORGATE: PER FAVORE FACCIAMO CHIAREZZA

Nello scorso mese di Gennaio, a fronte di una convinzione che si andava diffondendo fra gli amministratori e i cittadini sull’ormai prossima approvazione della variante specifica per le borgate, mettevamo in guardia contro i facili entusiasmi, facendo presenti le difficoltà che ancora andavano superate prima di ottenere questo risultato da anni atteso dai cittadini delle periferie.

Purtroppo avevamo ragione, siamo ormai arrivati verso la fine dell’estate e di quel provvedimento nel corso di tutti questi mesi non solo non si è più avuta traccia, ma era proprio scomparso dalle cronache cittadine e ci sembra, anche dall’attenzione dei nostri amministratori.

Ma proprio in questi giorni, in coincidenza con un altro richiamo che con un nostro comunicato sul Pontino facevamo al tema della variante , sulle pagine dello stesso numero trovavamo notizie di un convegno dell’Assinarch di Aprilia.

Questo Convegno ha avuto fra i temi principali di dibattito, quello della variante specifica per le borgate sulla quale c’è stata una relazione del Sindaco D’Alessio che - come riporta l’articolo del Pontino - ha informato che si è in attesa che la Regione torni a lavorare sul progetto, per concluderne l’iter.

Poiché non eravamo presenti a quel Convegno, non conosciamo cosa altro ha detto il Sindaco sull’argomento, ad esempio se ci sono state e ci sono in corso iniziative per sollecitare gli organi regionali preposti alla definizione della variante o l’amministrazione comunale sta semplicemente aspettando che questi, di propria iniziativa, riprendano in mano le carte lasciate dalla precedente amministrazione e portino il progetto alla sua conclusione.

Diamo per scontato che l’amministrazione comunale stia facendo bene la sua parte e quindi - se il provvedimento non vede ancora la luce - ciò sia addebitabile alla Regione e alla somma di problemi ai quali deve fare fronte, che rendono la variante delle borgate di Aprilia forse l’ultimo sui quali la Giunta Regionale ritiene di impegnarsi.

Sarebbe allora opportuno che il sindaco trovi il modo per informare la cittadinanza e in particolare gli organismi rappresentativi delle borgate, delle iniziative che ha intrapreso e continuerà a sviluppare, a sostegno delle quali i cittadini, con i Consorzi e i Comitati di Quartiere, potrebbero avviare proprie specifiche iniziative.

Abbiamo motivo di ritenere e questo l’esperienza ci ha insegnato, che se il problema resta oggetto dei soli rapporti fra i vari livelli delle strutture politico/istituzionali e delle burocrazie, lasciando fuori da ogni possibilità di conoscenza e di intervento i soggetti più interessati, vale a dire i cittadini delle borgate, questa vicenda potrà andare avanti per altri dieci anni senza giungere a una conclusione.
E’ perciò importante che ci sia una iniziativa del Coordinamento dei Consorzi verso la Regione Lazio per la soluzione di questo problema e, come abbiamo già avuto modo di far presente, anche per assicurare che il programma di risanamento vada avanti, rivendicando certezza sulla continuità dei finanziamenti regionali.

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