C’eravamo
quando partivano le iniziative per la realizzazione della discarica, presumiamo
all’insaputa dell’Amministrazione Comunale e
quindi provvedemmo a rendere
pubblico il fatto che si stava
costruendo una recinzione in cemento armato all’ingresso dell’area interessata
dove, secondo la norme urbanistiche, si potevano al massimo piantare pali di
legno e chiudere con rete metallica. E va detto che nonostante la successiva presa
di conoscenza degli organi preposti al controllo del territorio, i lavori continuarono
e si conclusero tranquillamente.
Eravamo presenti e impegnati a chiamare i
cittadini a battersi contro la realizzazione di quel progetto, con
l’informazione e con una manifestazione
organizzata all’ingresso dell’area in Via Savuto il 4 Febbraio 2017.
·
la vicinanza della
discarica alle abitazioni:
·
il rischio di
inquinamento delle falde acquifere;
·
la contraddizione
con le opere di risanamento igienico-ambientale in corso con la
realizzazione della rete fognaria;
·
i danni sulla
viabilità da e verso l’ipotizzata
discarica, con la strada principale già oggi inadeguata al traffico
ordinario e causa di drammatici incidenti (4 morti nel corso del 2020);
·
i danni a un ambiente
definito di interesse storico-culturale, con i vincoli che questo stato impone.
·
La Conferenza dei Servizi, grazie alle
posizioni espresse dalla Regione, dalla Provincia, dal Comune di Aprilia, e
dalle rappresentanze dei cittadini, ha dato parere negativo alla realizzazione della discarica.
Siamo stati a suo tempo pienamente
soddisfatti da quella conclusione che continueremo a sostenere in alleanza con le istituzioni che hanno
contribuito a realizzarla, se quelle posizioni
continueranno a essere tenute di fronte alle nuove iniziative della Paguro.
Abbiamo però cominciato a avere qualche
preoccupazione a partire dal momento nel quale
la Paguro è stata autorizzata a effettuare la “caratterizzazione” della
discarica abusiva presente sul nostro territorio, cosa che poteva essere
rifiutata, avendo il Comune la possibilità di effettuarla grazie ai finanziamenti che la regione rendeva
disponibili.
Il
rischio paventato delle responsabilità a carico del Dirigente dei Lavori Pubblici, qualora avesse
rifiutato la "graziosa" offerta della Paguro, era secondo noi infondato, se la
condizione posta era quella che oggi
conosciamo, cioè l’autorizzazione a ripristinare una discarica nell’area
bonificata, non importa con quali caratteristiche.
Le preoccupazioni stanno
aumentando, alla luce di quanto avvenuto nella riunione della Commissione Ambiente, con le posizioni differenziate che
sembrano emergere fra i componenti la Giunta.
A questo punto riteniamo
perciò necessario avere un incontro con il Sindaco e l’Assessora all’Ambiente e
questo ufficialmente chiediamo perché ci sia chiarita la
posizione che l’Amministrazione Comunale terrà a difesa del territorio
apriliano e della salute dei suoi
cittadini.
I gruppi dirigenti del
Consorzio e del Comitato di Quartiere,
si riuniranno a giorni in seduta comune, per esaminare la situazione e impostare
le iniziative che potranno essere necessarie in rapporto agli sviluppi che ci
saranno nella posizione delle
Istituzioni Pubbliche territoriali, in particolare del Comune, per la conclusione di questa vicenda.
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