Chiunque di noi, cittadino, rappresentante di consorzio o di comitato di quartiere, ha avuto l’occasione nel passato e in questi
ultimi anni di rivolgersi ai consiglieri comunali per conoscere la loro posizione sui problemi delle borgate, avrà sicuramente avuto l’affermazione che personalmente e anche a nome
del proprio partito o movimento sono stati favorevoli a
sostenere la legittima richiesta di interventi per il loro risanamento e sono sempre
impegnati a sostenerla.
La realtà però dimostra tutt’altro se
oggi, a distanza di oltre venti anni da quando i cittadini hanno cominciato a organizzarsi e porre con forza la richiesta del risanamento igienico e ambientale delle borgate, ci troviamo di fronte a
interventi disorganici e limitati nelle loro quantità, al
di là delle cifre sbandierate dall’Amministrazione.
In questi ultimi mesi però qualcosa
si è mosso a livello politico e
amministrativo, anche se da parte di
forze che per il loro peso numerico non sono in grado oggi di poter incidere quanto necessario sulle politiche della
maggioranza in questo campo.
Per ottenere risultati che segnino
una svolta reale nella situazione occorre che una maggioranza più larga possibile dei consiglieri comunali compia
la scelta di impegnarsi a promuovere iniziative in tutte le direzioni perché il
tema del risanamento delle periferie diventi fra i principali se non il principale obiettivo sul quale
impegnare le scelte politiche e finanziarie del Comune per i prossimi anni.
A questo fine, il Coordinamento dei Consorzi, nella
riunione del 12 Gennaio fra le iniziative che ha deciso di avviare per portare
avanti la sua battaglia per il risanamento delle periferie, ha indicato anche
quella di proporre un confronto con tutti i consiglieri comunali e le forze
politiche che rappresentano, per conoscere
su questo tema le loro posizioni e il loro possibile sostegno, con la
lettera che qui sotto riportiamo.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ai Capo Gruppo
Ai Consiglieri Comunali di Aprilia
Nel corso del
2015, nelle borgate apriliane si è raggiunto fra i cittadini un livello di tensione, al limite dell’esasperazione, mai riscontrato
negli anni passati.
All’assenza di
concrete prospettive sui tempi nei quali
le borgate potranno usufruire almeno degli interventi di urbanizzazione
primaria e del risanamento ambientale,
si è aggiunta la nuova normativa sui sistemi
di scarico dei reflui domestici, che per le sue modalità, per i tempi
imposti e per la responsabilità degli
amministratori che hanno atteso anni per
renderla nota, ha provocato gli stati
d’animo sopra descritti ed è stata al
centro delle proteste dei cittadini e
degli scontri politici di questi ultimi mesi.
Da anni ormai, c’è stata una generale presa di
coscienza da parte dei cittadini delle borgate della necessità di farsi carico di una situazione ambientale degradata di cui hanno sentito anche la propria responsabilità. Da
qui la decisione di dotarsi di strumenti quali la costituzione di Consorzi in numerose borgate e di un Coordinamento cittadino, con i quali
da oltre venti anni stanno
conducendo una battaglia per
ottenere gli interventi
indispensabili per il risanamento del
territorio, a partire dalla reti
fognarie.
Questa battaglia,
anche per lo scarso interesse e sostegno
che ha avuto fra le forze politiche nelle amministrazioni
cittadine susseguitesi negli anni, non ha purtroppo a oggi prodotto grandi risultati. Ciò però non ha fatto venir
meno l’impegno dei cittadini e dei gruppi dirigenti dei Consorzi per sviluppare
una continua pressione verso le istituzioni
territoriali per l’obiettivo del risanamento ambientale, fino a farsi promotori anche di provvedimenti
legislativi a ciò finalizzati, come la Legge Regionale 6/2007.
Anche questo
provvedimento si è però dimostrato inadeguato
e si fa quindi
più forte la necessità di chiamare
le Istituzioni ad assumersi la
responsabilità di rispondere ai
bisogni di cittadini che hanno pagato, come previsto dalla legge, la violazione urbanistica della quale si sono
resi responsabili, che assolvono
regolarmente agli obblighi tributari
nei confronti del Comune e che perciò
non sopportano più di vivere nell’assenza pressoché totale
delle strutture e dei servizi
necessari per vivere in condizioni di vita civili.
Questo stato di cose, non solo viola un loro
elementare diritto, ma rappresenta
ormai una discriminazione rispetto i cittadini dell’area urbana.
Nel corso di
quest’anno, qualcosa sul piano politico cittadino si è mossa; almeno una forza
politica rappresentata nel Consiglio Comunale ha manifestato con alcune sue iniziative la volontà e
l’impegno di sostenere le rivendicazioni
dei cittadini delle borgate. Di questo riteniamo di dover essere grati a quella
forza politica.
L’azione dei
Consorzi e del Coordinamento, come vi è noto, anche per ovvii motivi si è
sempre caratterizzata per la sua
apartiticità e dal nostro interno viene espressa la necessità di coinvolgere
l’intero arco politico rappresentato nel Consiglio Comunale per conoscere dai
vari gruppi, la propria posizione sulle rivendicazioni dei cittadini delle
borgate, le proprie proposte per il loro
risanamento, le iniziative che ritengono a tal fine di poter assumere.
A questo fine vi
chiediamo, se lo ritenete, di concordare con noi una data nella quale
incontrarci.
Cordiali saluti.
Il
Presidente
Silvano De Paolis
Aprilia, 19 Gennaio 2016
nell'anno duemila il Comune mi ha ingiunto di pagare gli oneri concessori entro i canonici sessanta giorni. In questi sedici anni Non ho avuto nessuna opera di urbanizzazione e mi si dice che neanche verrà fatta sulla mia strada la fognatura!
RispondiElimina