giovedì 28 gennaio 2016

A CARTE SCOPERTE



            Chiunque di noi, cittadino,  rappresentante di consorzio  o di comitato di quartiere, ha  avuto l’occasione nel passato e in questi ultimi anni di rivolgersi ai consiglieri comunali  per  conoscere la loro posizione sui problemi  delle borgate, avrà sicuramente  avuto l’affermazione  che  personalmente e  anche a nome  del proprio partito o movimento sono  stati favorevoli   a sostenere la legittima richiesta   di interventi  per il loro risanamento e sono sempre impegnati a sostenerla.
            La realtà però dimostra tutt’altro se oggi, a distanza di oltre venti anni da quando i cittadini  hanno cominciato a organizzarsi e  porre con forza    la richiesta del  risanamento igienico e ambientale  delle borgate, ci troviamo  di fronte a   interventi   disorganici e limitati nelle loro quantità, al di là delle cifre sbandierate dall’Amministrazione.
            In questi ultimi mesi però qualcosa si è mosso  a livello politico e amministrativo, anche se da parte di  forze che per il loro peso numerico non sono in grado oggi di poter incidere  quanto necessario sulle politiche della maggioranza in questo campo.
            Per ottenere risultati che segnino una svolta reale nella situazione occorre che una maggioranza  più larga possibile dei consiglieri comunali compia la scelta di impegnarsi a promuovere iniziative in tutte le direzioni perché il tema del risanamento delle periferie diventi fra i principali  se non il principale obiettivo sul quale impegnare le  scelte politiche e  finanziarie del Comune per i prossimi anni.
            A questo fine, il Coordinamento dei Consorzi, nella riunione del 12 Gennaio fra le iniziative che ha deciso di avviare per portare avanti la sua battaglia per il risanamento delle periferie, ha indicato anche quella di proporre un confronto con tutti i consiglieri comunali e le forze politiche che rappresentano, per conoscere  su questo tema le loro posizioni e il loro possibile sostegno, con la lettera che  qui sotto riportiamo.


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                                                           Ai Capo Gruppo
                                                          Ai  Consiglieri Comunali di Aprilia 

                Nel corso del 2015, nelle borgate apriliane si  è  raggiunto fra i cittadini  un livello di tensione,  al limite dell’esasperazione, mai riscontrato negli anni passati.
                All’assenza di concrete prospettive sui tempi nei quali  le borgate potranno usufruire almeno degli interventi di urbanizzazione primaria e  del risanamento ambientale, si è aggiunta la nuova normativa sui sistemi   di scarico dei reflui domestici, che per le sue modalità, per i tempi imposti e per  la responsabilità degli amministratori che  hanno atteso anni per renderla nota,  ha provocato gli stati d’animo sopra descritti ed  è stata al centro  delle proteste dei cittadini e degli scontri politici di questi ultimi mesi.
                Da anni  ormai, c’è stata una generale presa di coscienza da parte dei cittadini delle borgate della necessità  di farsi carico di una  situazione ambientale  degradata di cui hanno  sentito anche la propria responsabilità. Da qui la decisione di dotarsi di strumenti quali la costituzione di   Consorzi in numerose  borgate e di un Coordinamento cittadino,   con i quali  da oltre  venti anni stanno conducendo una battaglia per  ottenere  gli interventi indispensabili per il  risanamento del territorio,  a partire dalla reti fognarie.
                Questa battaglia, anche per lo  scarso interesse e sostegno che ha  avuto   fra le forze politiche nelle amministrazioni cittadine susseguitesi negli anni, non ha purtroppo a oggi prodotto  grandi risultati. Ciò però non ha fatto venir meno l’impegno dei cittadini e dei gruppi dirigenti dei Consorzi per sviluppare una continua pressione verso le istituzioni  territoriali per l’obiettivo del risanamento ambientale, fino a  farsi promotori anche di provvedimenti legislativi a ciò finalizzati, come la Legge Regionale 6/2007.
                Anche questo provvedimento si è però dimostrato inadeguato  e  si fa   quindi  più forte la necessità di chiamare   le Istituzioni ad assumersi la  responsabilità   di rispondere ai bisogni di  cittadini che  hanno pagato, come  previsto dalla legge,  la violazione urbanistica della quale si  sono  resi responsabili, che  assolvono regolarmente agli   obblighi tributari nei confronti del Comune e che perciò   non sopportano  più di  vivere nell’assenza pressoché totale delle  strutture e  dei servizi  necessari  per vivere in   condizioni di vita civili.
                 Questo stato di cose, non solo viola un loro elementare diritto, ma   rappresenta ormai una discriminazione rispetto i cittadini dell’area urbana.
                Nel corso di quest’anno, qualcosa sul piano politico cittadino si è mossa; almeno una forza politica rappresentata nel Consiglio Comunale ha manifestato  con alcune sue iniziative la volontà e l’impegno  di sostenere le rivendicazioni dei cittadini delle borgate. Di questo riteniamo di dover essere grati a quella forza politica.
                L’azione dei Consorzi e del Coordinamento, come vi è noto, anche per ovvii motivi  si è   sempre caratterizzata  per la sua apartiticità e dal nostro interno viene espressa la necessità di coinvolgere l’intero arco politico rappresentato nel Consiglio Comunale per conoscere dai vari gruppi, la propria posizione sulle rivendicazioni dei cittadini delle borgate, le proprie  proposte  per il loro  risanamento, le iniziative che ritengono a tal fine  di poter assumere.
                A questo fine vi chiediamo, se lo ritenete, di concordare con noi una data nella quale incontrarci.
                Cordiali saluti.
                                                                                             Il Presidente
                                                                                            Silvano De Paolis
                                                           
                                                                                                                                                       
Aprilia, 19 Gennaio 2016




1 commento:

  1. nell'anno duemila il Comune mi ha ingiunto di pagare gli oneri concessori entro i canonici sessanta giorni. In questi sedici anni Non ho avuto nessuna opera di urbanizzazione e mi si dice che neanche verrà fatta sulla mia strada la fognatura!

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