Stato della situazione relativa alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria nelle borgate con i finanziamenti provenienti da vari provvedimenti e, in particolare, dalla legge Regionale 6/2007.
Opere realizzate: Rete fognaria Casello 45 per circa il 25% delle abitazioni.
Collettore principale a La Gogna, nell’area Crati e primo
lotto della rete secondaria
Collettore principale a Le Salzare
Opere finanziate e appaltate: Completamente rete secondaria a La Gogna, area Crati
Collettore principale a
Rete secondaria a Le Salzare (circa 80% della borgata)
Opere finanziate e da appaltare: Depuratore al Fosso della Moletta (area Fossignano/ La Gogna)
Rete secondaria e depuratore Via del Genio Civile
Lo stato della situazione dal momento del primo finanziamento, che risale al
Occorre dunque riprendere l’iniziativa a tutto campo, quale scelta indispensabile se il progetto sul quale siamo stati impegnati in questi anni vogliamo che vada avanti, sia pure nella gradualità imposta dai costi delle opere da realizzare, che sono consistenti.
Il primo obiettivo al quale puntare, se vogliamo dare forza adeguata alle rivendicazioni che porremo, è l’accordo con il Sindaco, per una iniziativa comune nei confronti della Regione finalizzata a confermare la priorità della città di Aprilia nell’erogazione dei finanziamenti della legge 6/207 e a ottenere che a partire dal 2012 siano di consistenza adeguata agli interventi da realizzare, facendo pesare il fatto che Aprilia è per dimensioni e abitanti, la seconda città della Provincia di Latina e la quarta nel Lazio.
Iniziativa analoga va portata avanti nei confronti della Provincia partendo dalla richiesta di assegnazione dei famosi 7 milioni di Euro entro il 2010, sui quali c’è l’impegno scritto del Presidente della Provincia e puntando poi al totale dei finanziamenti per le opere di urbanizzazione fissati nella misura di 15 milioni complessivi che dovevano essere investiti da ATO4 su Aprilia.
Abbiamo dalla parte della nostra città il fatto che da sola rappresenta il 50% degli abitanti della Provincia e che per motivazioni di ordine politico, non ha mai avuto contributi finanziari rapportati a questo dato.
Il comportamento della Provincia nei confronti di Aprilia è discriminatorio e va combattuto con decisione da tutta la città e in particolare dalle borgate che sono le più penalizzate da questo stato di cose, essendo la parte della popolazione che meno usufruisce degli interventi comunali per le strutture e i servizi necessari ad assicurare una decente condizione di vita.
Anche l’Amministrazione Comunale va chiamata a fare la sua parte in materia di investimenti per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria.
La prima richiesta da avanzare riguarda la destinazione dei versamenti che effettuano i cittadini delle borgate per oneri concessori (Legge Bucalossi)
Da sempre come Coordinamento dei Consorzi abbiamo chiesto di aprire un capitolo speciale nel bilancio comunale, sul quale far affluire le entrate di cui sopra per essere completamente destinate alle opere di urbanizzazine primaria.
Questa richiesta, a prescindere dallo strumento amministrativo che si potrà utilizzare, va ribadita con forza. Si tratta di affermare il principio che potrà poi nel confronto avere anche soluzioni mediate, ma all’interno di questa scelta.
Al risanamento delle borgate e alle opere di urbanizzazine primaria, dovrà poi provvedersi anche con finanziamenti ordinari inseriti nel bilancio comunale anno per anno.
Alla realizzazione dei nostri obiettivi devono contribuire anche le strutture amministrative, in modo particolare quella dell’urbanistica e dei lavori pubblici che vanno potenziate per adeguarle alle necessità a cui devono far fronte, non tanto in termini di professionalità ma di quantità degli addetti.
Va inoltre rilanciato un obiettivo molto importante in considerazione dei tempi lunghi che sono richiesti per la realizzazione di interventi di risanamento.
Si tratta di definire una organizzazione del prelievo dalle fose biologiche che sia la meno onerosa possibile, da oggi al momento nel quale saranno realizzate ovunque le reti fognarie.
A questo fine occorre intanto che si concludano rapidamente i lavori per il potenziamento del depuratore di Via del Campo, che è in corso da una decina di anni e di procedere alla realizzazione dei depuratori previsti al Fosso della Moletta e nell’area Genio Civile.
Con questi depuratori, adattati per il ricevimento dello scarico dei bottini, si potrà tornare a proporre quell’organizzazione basata sui prelievi calendarizzati, che consentano ai padroncini, a fronte di un consistente incremento dei prelievi e della possibilità di scaricare gratuitamente presso i depuratori citati, di praticare tariffe semi-politiche concordate al tavolo con i soggetti interessati: Consorzi e Comitati di Quartiere, padroncini e amministrazione comunale.
Un capitolo specifico del nostro programma deve riguardare la”gestione” della variante.
Dobbiamo richiedere l’apertura di un confronto con l’urbanistica per avere chiarezza sulle norme di attuazione Si tratta in primo luogo di sapere se si può andare all’attuazione immediata degli interventi edficatori consentiti dalla variante o se occorre attendere la realizzazione dei piani particolareggiati di zona.
Rilanciare con forza l’obiettivo che le risorse finanziarie derivanti dalle concessioni per le nuove edificazioni, ampliamenti, ecc. che i cittadini vorranno realizzare, rimangano sul territorio che le produce per la realizzazione del recupero urbanistico, con il meccanismo delle opere a scomputo.
Infine, fare del nuovo Piano Regolatore Generale della città, un obiettivo da perseguire con la massima determinazione, anche perché in quella sede potranno trovare risposta e soluzione le rivendicazioni dei cittadini colpiti dai tagli ingiustificati che sono stati fatti sulla variante per le borgate.
Come operare in direzione di questi obiettivi.
E’ indispensabile, innanzi tutto, che ci sia la piena adesione dei presidenti dei consorzi a questa piattaforma. .
Insieme all’adesione occorre avere certezza sulla loro disponibilità a promuovere le iniziative necessarie per superare ostacoli, difficoltà e rifiuti che potranno venire dai nostri interlocutori istituzionali a tutti i livelli.
Le forme di pressione che dovremo considerare praticabili e attuabili, vanno dalla denuncia pubblica attraverso la stampa, alla diffusione di materiale informativo fra i cittadini, alle manifestazioni pubbliche e pacifiche presso le sedi di volta in volta interessate.
Va abbandonata la strada, se qualcuno pensa ancora di perseguirla, dei rapporti basati su amicizie personali o di appartenenza politica, che non possono dare risposte credibili alle nostre rivendicazioni per la loro rilevanza politica e economica.
Occorre muoverci sulla strada maestra dei rapporti con le istituzioni da pari a pari, anche come garanzia contro condizionamenti da parte di chiunque e la certezza che la nostra iniziativa possa svilupparsi a prescindere dal colore politico dei governanti pro-tempore a livello regionale, provinciale e comunale
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